di GIUSEPPE CATANIA
Una volta il Turismo era considerato un fenomeno riservato alle classi più evolute ed aristocratiche ed
era limitato solamente a determinati luoghi ed alberghi stile Liberty. Tutto uno speciale apparato, dalle “tute” da viaggio per i signori, ai cappelli di paglia dalle larghe tese con velette per le signore, era necessario per avviarsi a percorrere gli itinerari prestabiliti dopo lungo e ponderato studio.
Oggi il turista ha dirottato da quelle che sono state le mete abituali, per andare in cerca di nuovi paesaggi, di nuove emozioni, di nuove scoperte.
Il turista moderno non ama più “rivedere” luoghi tracciati dalle guide e dalle cartine, ma preferisce scoprire da sé nuovi piccoli mondi, per formarsi una opinione del tutto personale.
Favorito dai mezzi moderni e con modica spesa, oggi ognuno è in grado di appagare questo innato desiderio di novità e di bellezza: scoprire luoghi incantevoli.
Andiamo alla scoperta del nostro Abruzzo, una regione tutta ebbra di folklore e di tradizione, sia pure nella semplice manifestazione della sua gente “forte e gentile”. Particolarmente Vasto Che ha il dono naturale di diventare meta turistica di eccellenza, ricca di sensazioni belle e diverse nel contempo, atta a soddisfare qualunque esigenza.
Ed un quadro magico, dagli effetti e dal colori sorprendenti si affaccia all'improvviso alla vista di chi si avvicina a Vasto, venendo dal sud e dal nord.
Nello sfondo di un cielo azzurrissimo e puro, ecco brillare, ai raggi del sole, le nevi eterne della aiella. Questa montagna, guardata dal centro della Città, produce una più efficace impressione per il suo aspetto, di fronte alle altre montagne che la circondano.
La città, poi, percorsa dalla strada Statale 86 Istonia, con uno dei più spettacolari panorami dell'Italia. Adorna di campi di ulivo e di aranci, è una distesa di verde fra l'azzurro ceruleo del mare ed il bianco delle cime nevose.
Ma ben più attrattiva offre una passeggiata attraverso le sue vie.
Notevole per la sua maestosa mole, l'interessante Palazzo dei D'Avalos, celebre e famoso per avere ospitato, nelle sue stanze riccamente istoriate, la poetessa Vittoria Colonna, amica di Michelangelo.
Il portale della Chiesa di San Giuseppe, offre al turista amante dell'arte, quel che può definirsi un capolavoro dello stile Lombardo (1293). Un'altra Chiesa, San Pietro, ci mostra lo spettacolo del suo magnifico portale in travertino, sulla cui lunetta dell'arco a sesto acuto spicca, in rilievo accentuato, una scena della deposizione. Unico resto dell’antica chiesa. Altri notevoli monumenti di arte medioevale, la Torre di Bassano (sec. XIII) ed il Castello Medioevale, ricco di torri merlate e di baluardi difensivi.
Ma quel che più attrae lo occhio del turista è la visione dell'ampia distesa ad arco della spiaggia di sabbia morbidissima e bionda che si estende per oltre 10 km verso sud. Deliziosa tanto quanto l'ampia spiaggia, la preziosa scogliera che si estende per 7 km. a nord, tutta coronata di insenature, spiaggette e promontori su cui si adagiano i “trabocchi” che traggono, ancor freschi, i preziosi frutti del generoso mare, una volta solcato dalle “paranze” dalle vele multicolori, e di notte dalle “lampare”, quasi lucciole nella distesa dell'infinito.
Il mare manda verso l'altipiano, trasportata dal vento a soffi intermittenti, la brezza odorosa di salsedine, quasi elisir miracoloso di vita.
In cosi naturale fonte di tesori chi non vorrebbe fermarsi un attimo per gustare, seppure fuggevolmente, tanta serenità e dolcezza?
Vasto, ormai, può definirsi la meta ricercata, fortunatamente ancora non eccessivamente molestata dagli inevitabili e odiosi rumori delle spiagge trabocchevoli: l'oasi, cosi possiamo definirla, che ancora offre al passeggero un angolo di lieto e dolce ristoro.
Attrezzata con un complesso di moderni impianti ricettivi di prima categoria, Vasto appaga qualunque richiesta di qualsiasi turista esigente.
Ma, chi ama fare del turismo immerso nella natura, a Vasto trova camping, spiagge selvagge, riserva di Punta d’Erce.
A voi, turisti, amanti della sensazione delle novità e della tranquillità, l'invito in questo magnifico anfiteatro, cui fa alone la grazia e la squisita sensibilità della sua popolazione, tanta prodiga e cosi tradizionalmente gentile verso il forestiero.
GIUSEPPE CATANIA
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