TERZA PUNTATA DI 4
di LINO SPADACCINI
Nella settima tappa del Tour de France 1957, la Metz-Colmar di 223 km, è il ciclista francese Roger Hassenforder a imporsi regolando in volata il gruppetto di nove corridori. Ma questa volta a salire
sugli onori della cronaca è il giovane ciclista di origini vastesi Nicolas Barone, corridore dell'Ile de France, che in classifica generale scavalca nientemeno che il fenomeno Jacques Anquetil, indossando l'ambita maglia gialla.
di LINO SPADACCINI
Nella settima tappa del Tour de France 1957, la Metz-Colmar di 223 km, è il ciclista francese Roger Hassenforder a imporsi regolando in volata il gruppetto di nove corridori. Ma questa volta a salire
sugli onori della cronaca è il giovane ciclista di origini vastesi Nicolas Barone, corridore dell'Ile de France, che in classifica generale scavalca nientemeno che il fenomeno Jacques Anquetil, indossando l'ambita maglia gialla.
L'Unità il giorno
successivo titolerà "A Colmar Barone
detronizza Anquetil", mentre l'Equipe
uscirà con il titolo in prima pagina "Nicolas
Barone campione dal cuore tenero in maglia gialla". Ma andiamo per
gradi raccontando la cronaca della corsa.
3
luglio 1957. Partenza da Metz, città a nord-est della Francia. La giornata è
molto calda e i corridori sin dall'inizio vanno in affanno. Il giornale l'Unità sottolinea come "inizia la caccia alle fontane e la lotta con
i padroni delle osterie", e rimarca il ruolo dei gregari che con
umiltà inseguono a denti stretti col carico di bottiglie di birra e di borracce
d'acqua. Ma veniamo alla corsa. Inizialmente la strada è pianeggiante e piccole
fughe di poco conto vengono subito riassorbite dal gruppo. A Nancy un piccolo
gruppo di fuggitivi accumula un vantaggio consistente. Tra loro segnaliamo
Hassenforder, Morvan, Voorting, Bergaud, Lorono e Defilippis. L'asso francese
Hassenforder, è nato proprio nei paraggi di Colmar, e per questo è molto attivo
e non vuole lasciarsi sfuggire la tappa. Nencini lo lascia fare. Anche Anquetil
non è particolarmente attivo, pensando più a controllare Bovet che a riprendere
i fuggitivi. Il gruppo rallenta e la fuga prende il largo. A RambeVillars il
distacco sale a 3'11". Poco prima dell'arrampicata del Col de la Schlucht,
Barone, De Jongh e Bianco si agganciano al gruppetto di testa. Il vantaggio dei
fuggitivi sale addirittura a 13'30". Nicolas Barone e virtualmente in maglia
gialla. Comincia la salita e molti sono i ritiri. A quota 1159 e Bergaud a
tagliare il "nastro rosso", seguito a 8" da Barone. Sul
successivo Col duLinge, montagna anche questa rispettabilissima, con molti
tornanti insidiosi, è di nuovo Bergaud a
tagliare il "nastro rosso", seguito da Mahé e Lorono. Segue la lunga
discesa verso Colmar e si preannuncia un arrivo in voltata sul piccolo
velodromo in cemento. Barone agevola l'azione di Hassenforder, che vince di
mezza ruota, malgrado il ritorno di Vorting.
Ma
la corsa non è ancora terminata. Il gruppo è segnalato con un forte ritardo.
Nicolas Barone, visibilmente emozionato, viene circondato dalla folla festante.
Ripresosi dallo choc iniziale, non perde l'occasione per tirare fuori il suo
pettinino e passarlo tra i capelli. C'è l'assalto di una cinquantina di
giornalisti ed una trentina di fotografi. Tutto lo cercano e chiedono le sue
impressioni. Dalle segnalazioni sul ritardo del gruppo Nicolas Barone dovrebbe
essere la nuova maglia gialla. Lui stenta ancora a crederci, non si fida: "C'est paspossiblecombienqu'il y a encor?", dice Barone
emozionato. Ed i giornalisti lo tranquillizzano ricordandogli il forte
vantaggio che ha nei confronti di Anquetil. Il cronometro corre inesorabilmente
e si ferma a 8'55". Nicolas Barone è il nuovo leader del Tour con 38"
di vantaggio su Anquetil. Finalmente può scoppiare in un pianto liberatorio:
"Ce n'est paspossible, le
maillotjaune, je n'ycroispas".
Seguono
le interviste e un pensiero va alla sua fidanzata e futura moglie
PauletteDeshays. Proprio in quei concitati momenti Nicolas pensava a lei e ai
suoi genitori, se mai avessero finalmente dato il consenso a sposare una donna
non di origine italiana come loro.
"Nicolas Barone, 26 anni e una faccia aperta
di buono, caro simpatico ragazzo", si legge sulle colonne de l'Unità, "non è poi l'ultima ruota del carro, anzi. Quest'anno si era già
distinto nella Milano Sanremo, e si era affermato in un mucchio di corse in
Francia. È un nostro amico. Barone. Prima di fare il mestiere di forzato della
strada, Barone distribuiva il France Soir a Parigi. E al Tour ci veniva in
motocicletta; portava in sella Gaston Benac. Facciamo i complimenti a Barone e
facciamo i complimenti a Hassenforder che voleva vincere e ha vinto a Colmar".
Barone
perderà la maglia gialla nella successiva tappa con arrivo a Becançon. Alla
fine del Tour, vinto dal fuoriclasse Jacques Anquetil, si piazzerà al
quarantesimo posto, ma vincerà lo speciale e ambito "Premio della
Combattività". Nella passerella d'onore al parco dei
Principi a Parigi, Nicolas Barone raccoglie l'affetto della fidanzata Paulette,
prontamente immortalato dai flash dei fotografi.
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