Nel 1222 vi erano in città ben tre Spedali.
ASL e burocrazia hanno aggravato i servizi al San Pio di Vasto
di GIUSEPPE CATANIA
"Tre Spedali qui stavano quando ancora separatamente le università di Guasto Aimone e di Guasto Gisone si governavano. Surse l'uno nel 1222 intitolato a S.Antonio di Vienna,ben è da credersi aperto nella trista ventura di epidemica Zoster..."
Così Luigi Marchesani nella sua "Storia di Vasto (1838) citando lo Spedale di S.Maria a cura del Capitolo e dalla Confraternita del Gonfalone; altro ospedale retto dalla Confraternita della SS.Trinità dei Pellegrini,sotto il titolo di S.Antonio di Padova che officiava nella chiesa di S.Francesco d'Assisi.
Il terzo ospedale, quello di San Giovanni dipendente dai Cavalieri di Malta che nel 1387 esisteva nella contrada di San Pietro.
Questi ospedali assicuravano le prestazioni sanitarie agli abitanti di Vasto. E oggi?
L'istituzione delle ASL e la burocrazia hanno contribuito ad aggravare i tanti mali che affliggono l'Ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto, a causa di "inaccettabili soluzioni” che hanno determinato per le troppe inadempienze, la presa di posizione del consigliere regionale Mario Olivieri, denunziando vari problemi tra cui lo stop alle radiografie per gli utenti esterni per carenza di personale medico, una soluzione ritenuta "inaccettabile e dannosa, oltre che lesiva dei diritti del cittadino."
Il Consigliere Regionale Olivieri, più volte è tornato sui mali della sanità vastese denunziando la "non attivazione' del servizio di emodinamica, il ridimensionamento del reparto di geriatria, la carenza del personale medico in chirurgia e la mancata individuazione del percorso della costruzione del nuovo ospedale di Vasto. Tutti motivi che fanno ritenere che “da queste parti la sanità ormai è diventata una parola vuota".
Queste gravi inadempienze hanno spinto il consigliere regionale Olivieri a denunziare pubblicamente tramite la stampa “disappunto, disagio e la richiesta di dimissioni della Direzione generale della ASL" Quale la risposta? Nessuna.
Intanto i servizi sanitari al San Pio da Pietrelcina di Vasto sono rimasti carenti, tali e quali, così come pubblicamente denunciato.
E per quanto riguarda il problema dell'attivazione del servizio di emodinamica, anche l’on. Maria Amato è intervenuta "scontrandosi" col silenzio delle istituzioni, dichiarando che ha avuto notizia dal Dicastero della Lorenzin, che la Regione Abruzzo è in grado di realizzarla...
Mistero attorno anche su questo: problema, nonostante le 15 mila firme raccolte dai cittadini per sollecitare l'istituzione del servizio.
Morale? Niente, solo disinteresse. E Intanto la gente paga per l'inettitudine e la non curanza di quanti hanno l'obbligo di intervenire, ma non lo fanno. E questa è la branca più delicata e vitale per la salute del cittadino.
GIUSEPPE CATANIA
Nessun commento:
Posta un commento