A
PROPOSITO DI UN MANIFESTO
di Luigi
Murolo
24
maggio
in ricordo dell’anniversario del 1917
un minuto di silenzio
Di per sé, la data
in questione – 24 maggio 1917 – ricorda lo scontro di Oppachiasella, Opatje
Selo avvenuto nel contesto della Decima battaglia
dell’Isonzo
(12 maggio-5 giugno 1917). A tal proposito, vale la pena ascoltare un frammento
della narrazione fatta dal sottotenente Giuseppe Mimmi:
Opacchiasella,
Opatje Selo, Slovenia il 24 maggio 1917
“In
azione peculiarmente difficile, comandante la compagnia di prima ondata, seppe
arditamente superare la resistenza nemica e trascinare i suoi soldati sino ad
oltre un chilometro dalla linea d’attacco. Mancatogli il collegamento laterale,
ripiegava lentamente, ordinatamente, fronteggiando vittoriosamente i
contrattacchi nemici”. Lukatic – Selo – quote 238, 247, 237, - 23 – 26 maggio
1917”.
24
maggio – Ieri sul Carso, dopo dieci ore di violentissimo bombardamento, le
valorose truppe della III^ armata, assalirono e sfondarono le forti linee
nemiche, da Castagnevizza al mare. Mentre all'ala sinistra le nostre fanterie,
con energiche puntate, impegnavano fortemente l'avversario, al centro ed
all'ala destra, superati risolutamente gli antistanti trinceramenti nemici,
occupavano un tratto della zona a sud della strada tra Castagnevizza e Bosco
Malo (HudiLog), oltrepassavano Lukatic[...]
Faccio presente che
nel corso della X battaglia dell’Isonzo
registra 160.000 perdite tra cui 36000 caduti. Il ricordo di quell’evento è
certamente significativo e importante. Chiedo, però, a me stesso: è davvero
questo l’episodio che si voleva commemorare nel manifesto oppure il 24
maggio 1915, il giorno dell’ingresso dell’Italia nel primo conflitto
mondiale? La risposta, ovviamente, è in
re ipsa.
Ora, voglio evitare
ogni inutile polemica. La cosa non ha alcun senso. Posso però chiedere maggiore
accortezza nello scrivere un testo? Di evitare sciocchezze di questo genere?
Immagino che le associazioni combattentistiche avranno preso le debite distanze
da un simile marchiano errore (che, tra l’altro, ritengo anche involontario).
Dunque, attenzione! Tanta attenzione! Si evitino brutte figure. Già se ne fanno
troppe!
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