venerdì 17 febbraio 2017

La cappella di San Teodoro, antico protettore di Vasto


San Teodoro (in nvia S. Francesco d'Assisi a Vasto) Foto FEDERICO DESSARDO
di GIUSEPPE CATANIA

L'Associazione Vigili del Fuoco in congedo, presieduto da Antonio Ottaviano, ha in comodato gratuito, l’affidamento della Cappella di San Teodoro.
Vi si tengono manifestazioni culturali e musicali, per i numerosi cittadini cultori delle tradizioni
patrie. Mentre l’urna con il corpo del Santo è tuttora custodita nella chiesa della Madonna del Carmine.

San Teodoro ("Dono do Dio”) vescovo del VII secolo, secondo quanto si narra nel martirologio, ancora giovane, si ritirò in preghiera in una grotta sotto la cappella di San Giorgio. La sua presenza destò la curiosità della gente, giacchè nella buia grotta accadevano abbaglianti episodi miracolosi. Teodoro venne adottato dal Vescovo di Anastasiopoli e, non ancora in età canonica, lo ordinò sacerdote, pur continuando a trascorrere una vita da penitente. Andò in pellegrinaggio in Terra Santa, visitando monasteri, cenobi, celle di anacoreti nel deserto. Dopo aver indossato l'abito religioso, unendosi ad alcuni seguaci, animò una comunità di penitenti, sotto la protezione di San Giorgio. Il popolo, all'unanimità lo elesse vescovo di Anastasiopoli e, accettando tale carica con obbedienza, chiese di esserne esonerato. Fu Vescovo per dieci anni e per intervento dell’Imperatore e del Patriarca di Costantinopoli venne restituito alla sua cella di monaco. La folla dei devoti lo seguiva invocando le sue preghiere e il suo intervento nelle difficoltà. Si spogliò della dignità episcopale, circondato da una vivissima atmosfera miracolistica, ne visse gli effetti, moltiplicandoli per il bene del prossimo e per la salvezza dei peccatori. Morì nel 613 onorando il suo nome “dono di Dio” per il popolo e per la Chiesa.

Le spoglie di San Teodoro, provenienti da Roma, vennero accolte a Vasto il 4 dicembre 1751, e all'ingresso del corteo a Porta Nuova il parlamento vastese, presentando le chiavi della Città, lo acclamò protettore della Città. L'episodio è narrato nel libro della Confraternita della SS.Annunziata di Vasto,autenticato dal notaio Giovan Battista Sorge. La cappella di San Teodoro ha un altare dove era custodito il corpo del Martire e vi si celebravano le feste (il 22 aprile) unitamente alla Vergine Addolorata. Nel secolo scorso il corpo di San Teodoro venne trasportato nella chiesa della Madonna del Carmine, nel 1970, ove è nell'urna posta nell'altare del transetto sulla destra.


All'interno della Cappella di San Teodoro,tra le immagini più importanti, decorazioni e maioliche raffiguranti Angeli; il pavimento in ceramica ben conservato, ed altri affreschi. Quello più suggestivo che rappresenta la figura di un "vescovo", accostata a San Teodoro Vescovo, nella caratteristica veste e nel copricapo (come, ritratto dal fotografo Federico Dessardo, emblema che nella regione dell'Asia Minore era detto "episkopos" (capo della Sinagoga),e,con l'avvento del Cristia­nesimo, capo di una comunità cristiana e, in seguito, del clero in una diocesi con la pienezza del sacerdozio e,in comunione con il Sommo Pontefice,ne riceve l'or­dinaria autorità di governare una Diocesi ed esercitare particolari uffici.

GIUSEPPE CATANIA

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