venerdì 23 dicembre 2016

"Lex,sed dura" : la soppressione del TRIBUNALE DI VASTO

di GIUSEPPE CATANIA

La "spoliazione" di alcune istituzioni e servizi al cit­tadino a Vasto prosegue inesorabilmente: sanità, ferrovie, trasporti... Tutte promesse elettorali "garantite" dai politici e mai realizzate.
E’ la volta del Tribunale di Vasto (insieme ad Avezzano,Sulmona,Lanciano) che secondo una legge del Governo Monti,deve "chiudere" nel 2018.

"La legge è uguale per tutti" ha sentenziato il
Ministro della Giustizia Andrea Orlando, per cui, nonostante i ripetuti tentativi volte a far slittare la soppres­sione, non è possibile fare eccezioni: "Lex sed dura." per dirla con la lingua, di Cicerone,sicché le inizia­tive messe in campo dai parlamentari abruzzesi,tra cui la senatrice Chiavaroli (sottosegretario alla Giustizia) tendenti a ottenere una "proroga" sono inevitabilmente destinate a scontrarsi con la "dura legge".

Le ripercussioni per la popolazione di Vasto e del comprensorio sono gravissime,non solo perché private di un presidio di garanzia per la gente,bensì,anche sotto il profilo logistico ed economico,perché per sostenere una vertenza occorrerà affrontare un percorso di molti chilometri (e le strade nel circondario vastese sono ridotte a mulattiere per poter raggiun­gere la nuova sede destinata ad accogliere i tribunali minori:Chieti(per quanto riguarda Vasto e Lanciano), con enorme aggravio di spese per le parti in causa.

Mentre la "mannaia" pende per decapitare le sedi dei Tribunali d’Abruzzo, si sta cercando di ottenere una "proroga" sul taglio,mobilitando i parlamentari abruzzesi per cercare di porre un "argine" al crol­lo di un ipotetico baluardo.

Impresa ardua e,come commentano i cittadini delle quattro sedi tribunalizie,priva di credibilità,per­ché alla vigilia della campagna elettorale post-natalizia.

E si sa bene come vanno certe cose,per averle sperimen­tate tante volte, e quanto promettono i candidati: farò, dirò, prometterò.

Sì,belle promesse che si scontreranno con quanto ha tuonato il Ministro Orlando:"Niente eccezioni! La legga va rispettata!"
GIUSEPPE CATANIA

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