VASTO CITTA FUTURA
La grande sfida che si presenta a Vasto nel futuro è compiere un salto di qualità che sottragga la città alla sua dimensione provinciale e la proietti verso un ruolo di capoluogo: titolo che non può essere
rivendicato come un'onorificenza, ma che deve prendere forma recuperando un confronto serrato con il medio ed alto vastese e con tutto l'hinterland.
A seguito della legge Delrio, che ridisegna confini e competenze dell'amministrazione locale, si afferma sempre più l'esigenza di associare le funzioni superando, dunque, il confine cittadino: Vasto si candida ad essere capoluogo di questo comprensorio al pari delle altre realtà mediograndi della nostra regione.
Fin da ora il candidato sindaco si impegna, in caso di vittoria, a promuovere presso i Comuni circonvicini (San Salvo, Cupello, Monteodorisio e Casalbordino) un referendum per l'istituzione della nuova Città del Vastese: nascerebbe, in caso di approvazione, la seconda realtà cittadina della Regione Abruzzo per numero di abitanti e PIL.
Al contempo la nuova Amministrazione promuoverà un dialogo attento e propositivo con l'altra sponda dell'Adriatico.
L'ingresso della nostra città nel direttivo della Macroregione adriatico-ionica è un risultato che dobbiamo impegnarci a difendere in quanto costituisce una preziosa occasione di sviluppo. Ne scaturiscono scenari inediti e straordinarie opportunità di lavoro, di crescita culturale ed economica: Vasto può e deve giocare in modo intelligente la sua storia, il suo spessore culturale, le sue bellezze paesistiche, la sua tradizione enogastronomica, sottraendoli ad un semplice compiacimento autoreferenziale e consegnandoli ad uno scambio generoso con gli attori di questa vasta area internazionale.
In questo modo si può proporre, senza temere che sia un vuoto slogan, ma convinti che sia un programma possibile: il futuro è adesso.
Dal programma del Sindaco Menna depositato presso il Comune
3 commenti:
Oggi cosa impedisce a “Vasto di poter e vedere giocare in modo intelligente la sua storia, il suo spessore culturale, le sue bellezze paesistiche, la sua tradizione enogastronomica, sottraendoli a un semplice compiacimento autoreferenziale”? Noi non ci riusciamo ma vediamo altre realtà fare quanto riportato.
Sono discorsi fattibili a lunghissimo periodo, poi Delrio parla di associare funzioni per ottimizzare le funzioni non di creare una maxi città. Dimenticando il campanilismo e l’individualismo che regnano da noi.
Siamo concreti e non scriviamo il libro delle favole da raccontare a Natale.
La qualità imbonitrice di questo post, riferito alla vagheggiata (da chi?) e/o elettoral-chiacchierata "Città del Vastese", è tutta nell'iniziale asserzione: "Sta per nascere"!
Mi ricorda molto i tanti, noiosi quanto frequentemente ripetuti annunci, le subdole e capziose promesse sul "Nuovo Ospedale" del Vasto.
Certo, leggere che la "promessa" del neo sindaco Menna ... "è stata depositata presso il Palazzo di città", ci conforta assai e ci rassicura sulla fattibilità.
Insomma, su tale base ...istituzionale, la Città Metropolitana del Vasto-Istonio (una nostra piccola provincia che ricalca, più o meno, i confini territoriali dell'antico Guasto (o Gastaldìa) di Aymone) sarebbe o è cosa certa, anzi imminente. Infatti, ... sta per nascere! Domani o dopodomani?
L'impegnativa promessa è nella prima pagina del programma sindaco Menna. Il mandato dura 5 anni, ...mezzo anno se n'è già andato. Questi i tempi di realizzazione.
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