Vasto,una città vivibile. E' quello che la maggioranza degli abitanti vuole.
Una città a dimensione umana, quella che i nostri padri ci hanno lasciato, dove ognuno possa soddisfare le necessità quotidiane, senza dover sopportare abusi e violenze, nella serenità familiare, senza che venga turbata da eccessi e da manifestazioni che turbano la quiete quotidiana, che non si ecceda nelle violenze e negli assalti alle abitazioni e nei vandalismi verso la proprietà pubblica e privata, specialmente nel centro storico che di "storicità" purtroppo ha perduto la memoria tramandata dalla civiltà latina.
Una città vivibile e sicura che, però, trova ostacoli anche all'interno della composizione politica locale.
Una città vivibile e più sicura, più. tranquilla in cui gli abitanti possano sentirsi protetti dai vandalismi.
Una città che, purtroppo, con un sistema di "sicurezza" affidata al progetto della videsorveglianza di cui si discute in termini precari sulla "installazione" di 37 telecamere su 13 punti sensibili nel territorio comunale (ma per quanto riguarda la centrale di controllo non si hanno riferimenti precisi) provvedimento ritenuto della massima urgenza.
Una città vivibile, ribattiamo, che ha la priorità di dotarsi di strumenti efficaci necessari per poter arginare furti nelle case, rapine nelle strade, incendi che, in una città "civile" dovrebbero essere necessariamente ed efficacemente "contrastati" se dobbiamo convenire che Vasto, città d'arte, cultura e turismo debba ritenersi effettivamente "vivibile".
GIUSEPPE CATANIA
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