In qualche comune messe all'asta le intitolazioni di nuove vie, con una serie di regole. Anche a Vasto?
Altrove è accaduto, e come iniziativa sembra che abbia incontrato anche il favorevole consenso. Per contribuire a sanare il magro bilancio del comune, perché non mettere all'asta le nuove intestazioni di vie e piazze della Città?
Vasto è in piena espansione urbanistica e molte volte non si sa a chi dedicare una strada (poi non esiste nemmeno una commissione comunale per la toponomastica); sicché un tale espediente potrebbe anche trovare pratica attuazione, a differenza della tradizionale toponomastica cui siamo abituati leggendo nomi di strade intestate anche a città, monti e fiumi d'Italia.
Una iniziativa del genere è stata presa negli anni scorsi dal Comune di San Giorgio nel Sannio (in provincia di Benevento), che, sembra, sia favorevole a intestare una nuova strada, per il periodo di 99 anni e per la spesa di 25 mila euro, ad un cittadino che ne faccia richiesta. S'intende che cognome e nome da intestare debba corrispondere a persone che, con dignità e abnegazione abbiano operato per contribuire a valorizzare il patrimonio storico, culturale e morale della Città.
Potrebbe essere un'idea quella del sindaco di San Giorgio nel Sannio da prendere a modello anche per Vasto che ha bisogno sempre di quattrini?
Un quesito che molti si pongono. Anche perché, finalmente, si potrebbero leggere, oltre al nome e cognome, anche i "titoli", le "attività" degli intestatari delle varie vie.
E' questa una necessità più volte evidenziata che attende ancora risposta: nomi come Via Bebia, via Osidia. via Osca, piazza Caprioli, Belvedere Romani, Corso de Parma e cosi via, ricordano qualcosa solo a pochi studiosi. Nulla alla maggior parte dei cittadini e dei forestieri. Non è più chiaro se si aggiunge al nome anche un elementare riferimento storico, tipo poeta, scrittore, giureconsulto o altro, con data di nascita e di morte?
Giuseppe Catania
Vasto è in piena espansione urbanistica e molte volte non si sa a chi dedicare una strada (poi non esiste nemmeno una commissione comunale per la toponomastica); sicché un tale espediente potrebbe anche trovare pratica attuazione, a differenza della tradizionale toponomastica cui siamo abituati leggendo nomi di strade intestate anche a città, monti e fiumi d'Italia.
Una iniziativa del genere è stata presa negli anni scorsi dal Comune di San Giorgio nel Sannio (in provincia di Benevento), che, sembra, sia favorevole a intestare una nuova strada, per il periodo di 99 anni e per la spesa di 25 mila euro, ad un cittadino che ne faccia richiesta. S'intende che cognome e nome da intestare debba corrispondere a persone che, con dignità e abnegazione abbiano operato per contribuire a valorizzare il patrimonio storico, culturale e morale della Città.
Potrebbe essere un'idea quella del sindaco di San Giorgio nel Sannio da prendere a modello anche per Vasto che ha bisogno sempre di quattrini?
Un quesito che molti si pongono. Anche perché, finalmente, si potrebbero leggere, oltre al nome e cognome, anche i "titoli", le "attività" degli intestatari delle varie vie.
E' questa una necessità più volte evidenziata che attende ancora risposta: nomi come Via Bebia, via Osidia. via Osca, piazza Caprioli, Belvedere Romani, Corso de Parma e cosi via, ricordano qualcosa solo a pochi studiosi. Nulla alla maggior parte dei cittadini e dei forestieri. Non è più chiaro se si aggiunge al nome anche un elementare riferimento storico, tipo poeta, scrittore, giureconsulto o altro, con data di nascita e di morte?
Giuseppe Catania
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