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| ENZO LA VERGHETTA ROMA |
Perché noi no?
Vari programmi televisivi da Sereno Variabile a Mela Verde non fanno altro che decantare e pubblicizzare le qualità di alcuni prodotti agricoli locali. È documentato che grazie alla loro valorizzazione si stanno rivitalizzando economicamente dei territori in crisi. Creando, inoltre, posti di lavoro per i giovani che si dedicano all’agricoltura. Questo vale anche per l’artigianato.
Mi domando: “Perché noi no?”
Sui blog vastesi vedo
con orgoglio ed enfasi raccontare del Festival del pomodoro “mezzitempi”, il carciofo ”mazzaferrate” esportato fino a Perth. Domando: se siamo tanto orgogliosi di questi come di altri prodotti autoctoni, perché non li valorizziamo anche vendiamo oltre il portone di Porta Nuova? Perché questi prodotti non possono essere uno strumento economico per la nostra città? Perché non li valorizziamo come prodotti Doc o Dop o cos’altro e costruiamo una filiera per esportarli oltre il mercato di Santa Chiara?
Non sono un agronomo, ma mi domando: perché non predisporre una produzione e commercio, anche se di nicchia, di questi prodotti e altri autoctoni. Questo non potrebbe partecipare a risollevare l’economia locale?
Il mercato di Santa Chiara sembra sempre più senza un ricambio generazionale. Rischiamo che queste eccellenze saranno coltivate solo per hobby da qualche nostalgico nei terrazzi o “orti di guerra”. Ci affacciamo e fotografiamo il mare, ma nessuno si sofferma sugli orti vastesi che se valorizzati potrebbero anche essere un’attrazione turistica per la loro tipicità.
Certo è tutto un mondo da scoprire e inventare con un sostegno d’idee ed economico della pubblica amministrazione. E’ un treno da non perdere.
Vasto, comunque, ti amo.
Vari programmi televisivi da Sereno Variabile a Mela Verde non fanno altro che decantare e pubblicizzare le qualità di alcuni prodotti agricoli locali. È documentato che grazie alla loro valorizzazione si stanno rivitalizzando economicamente dei territori in crisi. Creando, inoltre, posti di lavoro per i giovani che si dedicano all’agricoltura. Questo vale anche per l’artigianato.
Mi domando: “Perché noi no?”
Sui blog vastesi vedo
con orgoglio ed enfasi raccontare del Festival del pomodoro “mezzitempi”, il carciofo ”mazzaferrate” esportato fino a Perth. Domando: se siamo tanto orgogliosi di questi come di altri prodotti autoctoni, perché non li valorizziamo anche vendiamo oltre il portone di Porta Nuova? Perché questi prodotti non possono essere uno strumento economico per la nostra città? Perché non li valorizziamo come prodotti Doc o Dop o cos’altro e costruiamo una filiera per esportarli oltre il mercato di Santa Chiara?
Non sono un agronomo, ma mi domando: perché non predisporre una produzione e commercio, anche se di nicchia, di questi prodotti e altri autoctoni. Questo non potrebbe partecipare a risollevare l’economia locale?
Il mercato di Santa Chiara sembra sempre più senza un ricambio generazionale. Rischiamo che queste eccellenze saranno coltivate solo per hobby da qualche nostalgico nei terrazzi o “orti di guerra”. Ci affacciamo e fotografiamo il mare, ma nessuno si sofferma sugli orti vastesi che se valorizzati potrebbero anche essere un’attrazione turistica per la loro tipicità.
Certo è tutto un mondo da scoprire e inventare con un sostegno d’idee ed economico della pubblica amministrazione. E’ un treno da non perdere.
Vasto, comunque, ti amo.
Enzo La Verghetta
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