martedì 28 dicembre 2021

FERRANTE D'AVALOS E VITTORIA COLONNA, "VICENDEVOLE TENERO AMORE"

Francesco Ferrante D'Avalos
di GIUSEPPE CATANIA

 All'età di sei anni Ferdinando (Ferrante) Francesco D'Avalos, fu promesso in sposo a Vittoria Colonna. Il matrimonio fu celebrato ad Ischia il 27 dicembre 1509.
Singolare fu la vita di questa coppia.

 Vittoria Colonna nacque a Marino (1490) da Fabrizio, Gran Connestabile del Regno di Napoli, e da Anna di Montefeltro, figlia del Duca di Urbino. A 19 anni andò sposa a Ferrante D’Avalos, figlio di Alfonso.
Dopo anni di vicendevole tenero amore, la loro felicità venne turbata, prima dalla prigionia dello sposo, dopo la battaglia di Ravenna dell’11 aprile 1512, e poi dalla sopravvenuta morte per le ferite riportate da Ferrante alla battaglia di Pavia del 24.2. 1525.
Vittoria sfogò il suo dolore immergendosi nella poesia e nell'applicazione alle lettere, prima a
Napoli, poi a Ischia, in un monastero, a Roma dove mori nel febbraio 1547. "Essa fu il modello delle matrone e lo specchio delle virtù femminili; ed i biasimi che a Lei diede Pietro Aretino, che la odiava perché pagati non gli avea alcuni danari che egli pretendeva essergli dovuti da suo marito, tornarono in sua lode. L'Ariosto le consacrò quattro stanze, in cui disse di lei ciò che non altrettanta altezza non cantò mai poeta di veruna altra donna» (G. Maffei - Storia della Letteratura Italiana -Tipogr. e Libreria Simoniana - Napoli 1849).

 Di Vittoria Colonna si ha un "Canzoniere» e le sue rime subito divennero famose, paragonabili, secondo alcuni studiosi, ai rimatori petrarcheschi; ne vennero stampate ben quattro edizioni quando la poetessa era ancora in vita.

Non meno dotato di sentimenti fecondi e lirici il Marchese Ferdinando (Ferrante) Francesco D'Avalos per il talento ed il valore che lo portarono , in breve, a raggiungere i massimi vertici nell'esercito cesareo, durante le atroci guerre degli Imperiali contro i Francesi.
 Il Marchese inviò alla sua degna consorte, donna di rara virtù e di profonda cultura, famosa nella poesia, "che formava allora la gloria d'Italia un "Dialogo d'amore” composto durante la prigionia, per darle prova del suo affetto e per offrire, altresì, esempio di abilità nello scrivere con eleganza e proprietà di linguaggio.
 Dopo la liberazione venne nominato generalissimo dall'armata di Carlo V e per le numerose prove di valore, insieme al cugino Alfonso riuscì a sconfiggere l'esercito francese e far prigioniero lo stesso re Francesco I che al D'Avalos si arrese insieme ad altri principi e generali.

Ferdinando (Ferrante) Francesco D’Avalos venne nominato l'Achille dell'Armata cesarea ed il re Carlo V volle donare la spada e il cappello di Francesco I, oltre a sette arazzi con la narrazione a dimensione naturale, delle varie fasi della Battaglia di Pavia,ricamate da donne fiamminghe su disegni ed ornati dal Tiziano. Ludovico Ariosto compose un elegantissimo epigramma che venne scolpito nella tomba di questo indomito condottiero,soprannominato “Il Pescara”, scomparso ad appena 32 anni.
 GIUSEPPE CATANIA

un curioso articolo su Vittoria Colonna ...nobildonna di sesso maschile?
http://noivastesi.blogspot.it/2015/01/vittoria-colonna-poetessa-e-nobildonna.html


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