sabato 2 luglio 2016

Torre Diomede del Moro: IL SURREALISMO, performance letteraria e musicale

Proseguono ,con encomiabile impegno da parte dell'associazione Vigili del Fuoco, in congedo onlus, presieduta

dal Cav. Antonio Ottaviano ,gli appuntamenti del "sabato"

dedicati alla cultura, all 'arte, alla musica. 



Sabato, 25 giugno,è stata la volta del "Surrealismo"

performance letteraria e musicale, con testi di "Scripta

Manent e con la "Sola Vox" (Sara Rosaria Carlucci,Simona

Cieri, Patrizia Corvino ,Rosida Funaro, Angela Gileno,

Concetta Laico) e musica d'autore di Mario Fresu e voce

del tenore Silvano Muratore e del soprano Noriko Oto.

"Voci dalla Torre" questa volta per offrire ai numerosi

intervenuti, molte sorprese, tra cui la scoperta di Mario

Fresu nel suo inedito ruolo di autore di canzoni appassionate

dedicate a "storie" d'amore che possiamo accostare

al fascino del "cabaret" ed al puro romanticismo

poetico , canzoni che sono state interpretate dal soprano

Noriko Oto e dal tenore Silvano Muratore, con vibranti

accostamenti lirici accostati a sentimenti umani dettati

dal cuore e affidati a "vocalizzi" di grande scenico.

Di seguito la "performance letteraria e musicale" con i

testi elaborati da "Scripta Manent" e che Silvano Muratore

ha inserito nel programma lei "Surrealismo" magistralmente

interpretati dai "Sola Vox" tra cui ricordiamo

il "verbo essere" (senza di me non possiamo esistere) e

altri momenti di "liberazione" e "Poesie d'arte" e intrattenimenti

con parole, tutti destinati a sottolineare

la creatività delle parole sempre legate al cosiddetto

"credo ideologico".


La serata ha rivelato anche un aspetto pittorico da alcune

opere realizzate dal tenore (ma anche pittore della

realtà oggettiva naturalistica, con empiti cromatici,

in piena libertà dell'impressionismo strutturale caratterizzato

da una eccezionale foga creativa, che è propria

dell'uso di diversi elementi grafici supportati da una

evidente dinamica gestuale e ad una armonica disposizione

oggettistica entro la dimensione del quadro.


GIUSEPPE CATANIA

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