Stasera la processione, tempo permettendo
Un'antica devozione vastese.
A Vasto Mons. Pasquale Maria Mainolfi
Eccezionale presenza a Vasto per la solennità della Festa
in onore della Madonna del Carmine, un'antica tradizione
tutta vastese.
Il Presule è stato invitato dalla Parrocchia della Cattedrale di San Giuseppe per la concelebrazione dell'Eucaristia nella chiesa dedicata alla Vergine.
Nella concelebrazione, con il parroco della Cattedrale Don
Gianfranco Travaglini e Padre Nicola, Cappuccino, mons.
Mainolfi ha pronunciato le sue omelie con appassionate
espressioni ispirate al vangelo ed alla tradizione carmelitana, con particolare intenzione alla esaltazione
della genitrice del Redentore, dettate dalla miracolosa
presenza della Madonna sul Monte Carmelo e ricordando
che lo Scapolare indossato! dai fedeli devoti è salvifico
invocando amore e protezione, professando pazienza ed
umiltà contro gli assalti del maligno ed a difesa dei
pericoli della terra.
A Maria del Carmelo i devoti si rivolgono quale fonte di
grazia e pioggia di santità sull'arsura del male, col pensiero
rivolto alla terra di Palestina, dove è il promontorio
del monte Carmelo, testimone di un evento miracoloso.
Qui, infatti, durante una grave siccità che aveva colpito
la terra di Israele, il Profeta Elia, assorto in fervida
preghiera, vide una nuvola che, sciogliendosi in pioggia,
ristoratrice, recò fertilità e abbondanza di frutti.
La nuvola e la pioggia caduta miracolosamente, tra le molte
figure profetiche di Maria Vergine costituiscono fonte
di grazia per l'umanità sofferente. Ed il profeta Elia,
secondo la tradizione, avrebbe istituito sul Monte Carmelo
un Ordine si solitari che onorano, nella preghiera e nella
penitenza, la Vergine Maria, non ancora nata, destinata ad
essere la Madre del Redentore.
Nella storia dell'Ordine Carmelitano fa spicco la figura
veneranda di San Simone, detto Stock, nato nel Kent, Inghilterra,
nel 1185, fuggito appena dodicenne, dalla casa paterna
ed eremita nel tronco cavo di una quercia.
Simone Stock divenne superiore generale dell'Ordine ed
ottenne dal papa l'approvazione della Regola che
era stata già codificata da San Broccardo e dal Beato
Alberto. Nel 1251 a Simone Stock apparve la Madonna in
sembianze di Nostra Signore del Carmelo, consegnando al
vegliardo il prodigioso scapolare che avrebbe liberato
dalle pene dell'inferno quanti l'avrebbero indossato.
Il culto della Madonna del Carmelo a Vasto prende avvio
nella seconda metà del 1500, quando la Confraternita di
San Nicola degli Schiavoni venne cambiata in quella del
Carmine con la costruzione dell'apposita chiesa dedicata alla Madonna che, in luogo della cappella già esistente
nel 1362, mantenne l'altare dedicato a San Nicola. Fu nel
1688 che, su intervento di Diego D'Avalos, la Confraternita
del Carmelo raccolse i Chierici Regolari e successivamente
la Chiesa di Santa Maria Maggiore conferì loro la giurisdizione
spirituale della Chiesa del Carmine, con solenne
funzione avvenuta il 6 novembre 1690.
La statua della Madonna del Carmine è opera dello scultore
vastese Antonio Molino, che, a conclusione dei festeggiamenti,
presente anche Mons. Pasquale Maria Mainolfi, viene
portata in processione solenne lungo le strade del centro storico.
GIUSEPPE CATANIA
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