La figura dell'umanista vastese in un volume di Gabriela Izzi Benedetti del 1995
Luigi Marchesani è noto come autore della compendiosa "Storiadi Vasto ", fonte essenziale di consultazione per studiosi ed appassionati delle cose patrie. Ed infatti, la "Storia di Vasto" del Marchesani rappresenta il monumento su cui poggiano i pilastri della tradizione, della cultura, dell'archeologia, dell'arte, legato alle vicende che hanno contraddistinto la millenaria civiltà della popolazione di Vasto. È indubbio, quindi, che attraverso queste testimonianze condensate nel suo volume, Luigi Marchesani viene considerato preminentemente come storico.
Ma una più approfondita disamina della personalità e delle opere di questo illustre esponente della cultura vastese ottocentesca, ci spinge a scoprire quanto più complessa sia la figura di Luigi Marchesani.
In tal senso, sovviene la pubblicazione di Gabriella Izzi Benedetti. " Luigi Marchesani, un medico, uno storico, un archeologo; soprattutto un uomo ", edito dall'Arte della Stampa/Cannarsa di Vasto nel 1995. Per una più approfondita chiave di lettura, non già della "Storia di Vasto", quanto più dell'uomo con le sue virtù che sorrette da un profondo umanesimo, forse non abbastanza note perché trascurate dai critici frettolosi, hanno lasciato una traccia indelebile negli annali della Città del Vasto. Dalla istituzione della raccolta archeologica alla dotazione del- l'ospedale. Proprio perché Luigi Marchesani volle legare, medico ed archeologo, la sua missione umanitaria di schietto volontariato e di elevata cultura a opere durature destinate alla gente di Vasto.
E dunque anche questo l'intento che ha consigliato la "rilettura del passato" di un uomo, affinchè, come saggiamente sottolineava l'Arcivescovo Mons. Valentini nel volume: " Ogni vastese, specie quelli che hanno responsabilità religiose, sociali e politiche, non solo leggano questa memoria, ma la meditino per aggregarsi a quello stuolo di vastesi veraci che, nel lungo camminare, hanno costruito e costruiranno la meravigliosa città del Vasto e il suo giusto futuro”.
Un sentimento di riconoscente gratitudine deve essere rivolto alla N.D. Concetta Marchesani Ved. Izzi, madre dell'autrice, perché la storia di un paese e di un popolo si scrive sui protagonisti che hanno contribuito a determinare svolte, non solamente politiche, bensì, soprattutto, attraverso la totale dedizione delle opere e delle risorse, intese quali manifestazioni del l'intelletto umano.
E Luigi Marchesani fu la somma di queste espressioni che recano ancora oggi lustro e decoro a Vasto ed alla sua sente.
Giuseppe Catania
Ma una più approfondita disamina della personalità e delle opere di questo illustre esponente della cultura vastese ottocentesca, ci spinge a scoprire quanto più complessa sia la figura di Luigi Marchesani.
In tal senso, sovviene la pubblicazione di Gabriella Izzi Benedetti. " Luigi Marchesani, un medico, uno storico, un archeologo; soprattutto un uomo ", edito dall'Arte della Stampa/Cannarsa di Vasto nel 1995. Per una più approfondita chiave di lettura, non già della "Storia di Vasto", quanto più dell'uomo con le sue virtù che sorrette da un profondo umanesimo, forse non abbastanza note perché trascurate dai critici frettolosi, hanno lasciato una traccia indelebile negli annali della Città del Vasto. Dalla istituzione della raccolta archeologica alla dotazione del- l'ospedale. Proprio perché Luigi Marchesani volle legare, medico ed archeologo, la sua missione umanitaria di schietto volontariato e di elevata cultura a opere durature destinate alla gente di Vasto.
E dunque anche questo l'intento che ha consigliato la "rilettura del passato" di un uomo, affinchè, come saggiamente sottolineava l'Arcivescovo Mons. Valentini nel volume: " Ogni vastese, specie quelli che hanno responsabilità religiose, sociali e politiche, non solo leggano questa memoria, ma la meditino per aggregarsi a quello stuolo di vastesi veraci che, nel lungo camminare, hanno costruito e costruiranno la meravigliosa città del Vasto e il suo giusto futuro”.
Un sentimento di riconoscente gratitudine deve essere rivolto alla N.D. Concetta Marchesani Ved. Izzi, madre dell'autrice, perché la storia di un paese e di un popolo si scrive sui protagonisti che hanno contribuito a determinare svolte, non solamente politiche, bensì, soprattutto, attraverso la totale dedizione delle opere e delle risorse, intese quali manifestazioni del l'intelletto umano.
E Luigi Marchesani fu la somma di queste espressioni che recano ancora oggi lustro e decoro a Vasto ed alla sua sente.
Giuseppe Catania
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