Il coro in scatola
Il coro in scatola?!? Che novità è?!? Sicuramente un giro di parole, un messaggio in codice, oppure… Niente di tutto ciò. Letteralmente.Lunedì 25 aprile 2016 si è consumato l’ennesimo trasloco di un’associazione che opera a Vasto ininterrottamente dal 1973. E’ il giorno nel quale l’Italia celebra la Festa della Liberazione, che diventa per la nostra associazione sinonimo di 43 (quarantatré!) anni di attività “messi in scatola”, mestamente, pazientemente, catalogando tutto, numerando i pacchi di diverse dimensioni e peso. Un tentativo di sottrarre all’oblio una vita associativa fatta di impegno, amore per la Musica, una fatica che coinvolge sì i cantori ma anche e sopratutto i propri famigliari e amici che, inevitabilmente, “supportano” e sopperiscono pazientemente al tempo consumato per le prove e i concerti. E’ vero anche che da attività non remunerata raccoglie principalmente la spinta emotiva di chi decide di dedicare tempo al Coro. Scriveva Fosco Corti che “il respiro è già canto”, quasi a voler suggellare il rapporto intimo e primordiale della Voce con la Musica. Chi canta oggi, in un coro o altrove, forse ha una sensibilità “indirizzata” a far suscitare emozioni proprio con il proprio strumento vocale. Nulla è fatto per obbligo (“non l’ha ordinato il medico”, anche se molti studi e ricerche dimostrano l’apporto benefico del canto…), e sembra che nulla debba essere preteso da chi spontaneamente si dedica ad un Arte come la Musica… ma tant’è…
Centinaia di concerti, diversi dischi, riscoperta di musica in “lingua” abruzzese e vastese (i dischi di folclore e l’operetta “Core me'” di Aniello Polsi e Espedito Ferrara), un importante lavoro su Lupacchino dal Vasto (la stampa delle messe su carta e su disco), concerti con orchestra con opere dei maggior autori di musica, e di tutte le epoche, un centinaio i cori coinvolti (Italia, Europa, America) e fatti venire a Vasto, un’attività didattica con il Piccolo Coro Histonium…
Questa è stata, é e sarà la vita del Coro Polifonico Histonium “B. Lupacchino dal Vasto” che sempre, con tenacia e determinazione, perseguirà “gli obiettivi statutari” ma anche e sopratutto gli obiettivi che il proprio cuore musicale vorrà darsi… ma…
Da diversi anni il Coro per le sue prove è ospite in una struttura pubblica, e di questo ringraziamo chi ha voluto contribuire in questo modo alla nostra attività. Tuttavia è come vivere in una casa senza un ricordo, una foto, un vestito, e dover fare i bagagli ogni sera alla fine delle prove. E’ come ricominciare daccapo sempre, ogni giorno, dimenticando ciò che si è vissuto. Costretti ad essere anonimi agli occhi di chi si “affaccia” alle prove, a non poter “accogliere” con la propria storia ed esperienza il cantore, “vecchio” o “nuovo” che sia.
Ci chiediamo: possibile che non esiste un’alternativa? Un luogo dove poter “respirare” il coro, con tutte le proprie essenze di esperienza, umanità, passione, Musica? Possibile che nessuno si chiede come fanno oggi le associazioni no profit a trovare sempre e comunque le motivazioni per andare avanti? Nonostante tutto? Una stanza, una sala dove poter mettere tutto ed andare avanti, e continuare a contribuire alla vita sociale, culturale e musicale di questa nostra Vasto…
Grazie a chi prenderà in considerazione questo nostro appello…
… per ora abbiamo steso un telo di plastica antipolvere sul… coro in scatola. Ma tutto questo basterà?
Luigi Di Tullio
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