Un quadro, in pittura e versi
L’amico e stimato pittore Paolo De Giosa
di area vastese, ben noto agli appassionati dell’arte, in Italia e all’estero,
diffusamente apprezzato per la raffinata sua pennellata e, soprattutto, per la
profondità (talvolta una tristezza pensosa, macerata e inquieta) dello sguardo
dei suoi “occhi-donna-volto” in vario modo indagati e
ritratti, mi ha inviato a volo l’immagine di un suo, appena terminato, quadro. Uno straordinario due-metri-per-tre su cui naturalmente ha posto, come a firma, la sua persona d’artista. Il titolo dato al dipinto (ispirato da un verso di un brano canoro di Franco Battiato) è “L’alba dentro l’imbrunire”.
ritratti, mi ha inviato a volo l’immagine di un suo, appena terminato, quadro. Uno straordinario due-metri-per-tre su cui naturalmente ha posto, come a firma, la sua persona d’artista. Il titolo dato al dipinto (ispirato da un verso di un brano canoro di Franco Battiato) è “L’alba dentro l’imbrunire”.
Volto di donna, con l'autore Paolo De Giosa |
Come altre volte, De Giosa mi ha chiesto lì per
lì un parere, un “commento del critico” …
Al che, guardando ben fisso l’immagine (seppur virtuale), traendone quel quid di poetico e comunicativo che il quadro sprigiona e in chi osserva infonde, di seguito, aprendo una pagina di scrittura sul mio pc, ho scritto in merito. Ma, in questo caso, non una o due frasi imperniate sul … “cromatismo e simbolismo dell’immagine”, ma quel che viso e sguardo di lei (simbolo di vita e di morte) … mi dettava dentro. Così, principiando dall’evocativo titolo dell’opera – come mi accade solitamente, di elaborare versi sull’onda di un melodia musicale, di strumenti sonori e canto – ho composto e a lui donato la seguente scaturita strofa. Un breve ‘fiato’ mio lirico.
Al che, guardando ben fisso l’immagine (seppur virtuale), traendone quel quid di poetico e comunicativo che il quadro sprigiona e in chi osserva infonde, di seguito, aprendo una pagina di scrittura sul mio pc, ho scritto in merito. Ma, in questo caso, non una o due frasi imperniate sul … “cromatismo e simbolismo dell’immagine”, ma quel che viso e sguardo di lei (simbolo di vita e di morte) … mi dettava dentro. Così, principiando dall’evocativo titolo dell’opera – come mi accade solitamente, di elaborare versi sull’onda di un melodia musicale, di strumenti sonori e canto – ho composto e a lui donato la seguente scaturita strofa. Un breve ‘fiato’ mio lirico.
Senza titolo.
In quell’alba che aveva dentro l’imbrunire
scoprii d’esser uomo, consunto corpo e solo.
Nello sguardo di quegli occhi accanto, vidi
venir la notte, del mondo spegnersi le voci.
Giuseppe Franco Pollutri, 22 aprile 2016
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