Il concerto si ispira
stilisticamente alla tradizione zingara alsaziana, dal padre fondatore
Django Reinhardt alle varie contaminazioni che fino ad oggi hanno reso vitale e
moderno lo swing-manouche. Ma sono i contenuti autoriali e strumentali che collocano lo spettacolo a cavallo
fra tradizione zingara europea, swing d’oltreoceano e canzone d’autore
italiana, strizzando l’occhio al mediterraneo, fra il filologico e
l’innovativo, fra la ricerca stilistica e la creazione.
“…..I suoi cd "Manouche e dintorni" , “A cielo apero” e
“Ancora un ballo” testimoniano al meglio, insieme alle varie interviste di
Geri, l'approccio appassionato e libero, rigoroso e aperto, che ha
contraddistinto il lavoro del gruppo, in
particolare la collocazione del
contributo di Django in un contesto articolato di jazz, musiche da ballo e
improvvisazione, un contesto pienamente europeo ma attentissimo alla storia
migliore della canzone e del jazz italiano, oltre che a quella musica popolare
toscana e mediterranea che è stata il suo primo amore e la sua palestra di strumentista
e autore.”
MAURIZIO GERI chitarra,
voce
GIACOMO TOSTI fisarmonica
MICHELE MARINI clarinetto,
sax
Maurizio Geri
Chitarrista, cantante, compositore. Le sue prime
esperienze, legate al recupero del
repertorio tradizionale della montagna pistoiese lo porteranno a conoscere, nei
primi anni ‘80, la cantante ricercatrice
Caterina Bueno con la quale suona per una quindicina d’anni. Fra i suoi
collaboratori c’è in quel periodo il chitarrista Alberto Balia (Ritmia, Argia).
E’ grazie a lui che Maurizio riprende lo studio sistematico della chitarra e si
interessa alla musica di Django ed alla
tradizione zingara alsaziana; Forma
nel 1988 il trio NURAGES con Alberto e il mandolinista pugliese Mimmo
Epifani. Fondamentale è l’incontro con il concittadino organettista Riccardo
Tesi che nel ’94 da vita al quartetto
BANDITALIANA, con questa formazione incide cinque dischi e quattro relativi a
produzioni originali sulla tradizione toscana e emiliana, la chiusura ideale di un cerchio dove il
rigore antropologico si congiunge con la composizione e l’arrangiamento.
Nasce nel ’95 il “Maurizio Geri Swingtet “, gruppo pioniere
del jazz-manouche italiano che propone
da subito un repertorio originale, con poche concessioni agli
standard e con un occhio di riguardo a
musicisti come Gorni Kramer o Alessandro Morelli. Sono usciti a suo nome cinque cd dal titolo Manouche e
dintorni (Felmay 1998), A cielo
aperto (Visage 2001), Ancora un ballo
(Radar 2007) , Tito tariero (Matson 2013) Swing a sud (Visage 2014)
Ha collaborato con numerosi musicisti della scena word, jazz
e pop italiana e ha partecipato ai più importanti festival in Europa, Canada,
Argentina, Australia e Giappone, trasmissioni radio nazionali e internazionali,
spettacoli teatrali e colonne sonore per film. Il suo stile chitarristico fonde
le tematiche legate alla musica etnica mediterranea con il fraseggio e
l’improvvisazione della musica
swing-manouche.
Michele Marini
Nasce a Pistoia l’8
gennaio 1985 e inizia a studiare giovanissimo il sax e il flauto traverso con
l’insegnante Claudio Carboni che lo porterà ad un approccio più libero dello
strumento attraverso l’improvvisazione jazz. All’età di 14 anni entra al
conservatorio Luigi Cherubini di Firenze diplomandosi brillantemente in
clarinetto nell’anno 2006, sotto la guida del Maestro Fabio Battistelli.
Tuttavia, già nel 2003 partecipa ai seminari di musica jazz ed approda al
celebre festival “Siena Jazz”. Nel 2005 viene chiamato dal compositore
musicista pistoiese Riccardo Tesi per incidere alcune delle colonne sonore del
film “Liscio”, diretto dal regista Claudio Antonini, con protagonisti Laura
Morante e Massimo Ciavarro. Si diploma nel 2007, all’età di soli 22 anni, ed
entra a far parte del nuovo progetto, “Ancora un ballo”, del musicista Maurizio
Geri. Qui avrà l’occasione di esibirsi, in anteprima nazionale del 7 luglio
2007, all’On The Road Festival di Pelago, a fianco di illustri musicisti:
Ellade Bandini, Stefano Melone, Paolo Ghetti, Claudia Tellini, Alice Sobrero,
Nicola Vernuccio, Luca Marianini, Roberto Rossi, Walter Paoli, Nico Gori”.Nell’
Aprile-Maggio 2009 ha avuto l’onore di esibirsi nella “VIENNA ART ORCHESTRA”,
diretta da Mathias Ruegg, in qualità di clarinetto solista. Di recente ha
partecipato al concorso “Barga Jazz 2009” ed é stato decretato vincitore del
premio “LUCA FLORES” come miglior solista.
Giacomo Tosti
Repertorio:
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