La testimonianza del Francescano Secolare
O.F.S. Francesco Paolo Vitelli
La Processione della
Statua della Vergine custodita nel Santuario
dell'Incoronata a Vasto ha sempre suscitato, nel corse dei secoli,
un fascino tutto particolare e una profonda
devozione nell'animo dei fedeli che vi partecipano
provenienti da ogni parte dell'Abruzzo. Alla manifestazione
sono legati, oltre alla sincera devozione, riti, usanze,
tradizioni, che da secoli, si ripetono a Vasto. Ne offre un
dettagliato resoconto il Francescano Secolare O.F.S. Francesco
Paolo Vitelli, che ci ha inviato la sua testimonianza e due foto antiche
tratte dal suo archivio, che qui pubblichiamo.
di Francesco Paolo Vitelli
Il Santuario dell’Incoronata
nasce nel 1738. E dal 1739 dalla Cappella di San Martino, ogni sabato
antecedente la festa, ultima domenica di aprile, la VERGINE, lasciava la
cappella, alle 9,30 di sabato.
(Ora invece si fa la domenica alle ore 16,30,
con tanti fedeli, la banda, spari, fedeli che aspettano la VERGINE).
Per le case vicino
alla strada i fedeli mettevano un tavolo addobbato di tovaglie belle, con
fiori, regali e Preghiere.
La VERGINE veniva
portata a spalle. A ogni fermata, chi portava la VERGINE si riposava.
Alla chiesetta dei
Sette Dolori, i confratelli di San Pietro, prelevavano la VERGINE, portandola
per le strade di Vasto e a San Pietro - questo fino al 1808.
Il settenario, si
faceva, nella Chiesa Collegiale di San Pietro, perché, come sappiamo, la
VERGINE INCORONATA,
era di questa Chiesa. Per quella brutta annata del 1738, tutto
andava male, le
campagne bruciavano. Il popolo Vastese, devotissimo della VERGINE, la
portava in
processione di penitenza, per ottenere la grazia della pioggia, che avvenne.
Così la VERGINE,
rimase a San Martino. Ora si dice si avvicina la festa della MADONNA
della pioggia,
perché piove quasi sempre.
Dopo il settenario,
la VERGINE, il sabato mattina alle ore 9,30, tornava al suo Santuario al suono
delle campane di tutte le chiese, passando per Via Lago, ai quattro forni, passando per
l'arco piccolo, Corso Palizzi e Via Incoronata, con gente festante ecc.
Arrivati al Santuario (allora San Martino) verso le ore 11,10, iniziava la
festa, con messa del Padre Provinciale, fino alla domenica sera, con spari ecc.
si festeggiava fino a tardi . La VERGINE, non è mai
passata al Muro
della Lame "Via Adriatica", anche perché stretta.
Negli anni 1806-1807
la Chiesa di San Pietro e di Santa Maria Maggiore, per i confratelli, che
erano in guerra, per
le funzioni ecc. Nel 1807 in Corso Dante, alla casa La Palombara i fedeli
hanno bollito
l'olio, quando è passata la processione col Santissimo di Santa Maria Maggiore,
i fedeli di San
Pietro hanno buttato l’olio ai Mariani, per questo, è stato scomunicato, Corso
Dante, così che da
quel giorno le processioni non sono più passate per quel corso e le due
parrocchie furono
chiuse.
La VERGINE
INCORONATA, nel 1808, fu portata a San Giuseppe, l'unica chiesa rimasta aperta
e tutt'ora avviene così. San Giuseppe nel 1853 da S.S. Beato Pio IX rieleva
questa chiesa a Cattedrale e non concattedrale. Anticamente, non sappiamo quale
fosse la cattedrale di Histonium, molti dicono Santa Maria. La Diocesi di Histonium
è sorta nel 494 d.C. insieme a Penne e Ortona, diocesi antichissime. Tornando ancora
alla VERGINE, le processioni si facevano i sabati, fino all'anno 1957.
Chiesa, passava
vicino alla casa Scardapane e le masserie Spinelli e Scopa, si immetteva nelle
campagne e riusciva
in Via dei Bontempi, ritornando poi al convento.
Ora la MADONNA
INCORONATA, viene portata su un bel carrello dall'Incoronata (non più
San Martino), perché
la contrada ha preso il nome dalla Vergine.
Come abbiamo detto
prima si faceva il sabato mattina, ora invece la domenica sera e il sabato
pomeriggio. Un fatto, è rimasto impresso nella mia mente, dei signori Sabatini
(Papaleine) che con tanta fede hanno accolto
la VERGINE. Avevo
solo tre anni e i confratelli, che portavano la Madonna per Vasto, fino a
San Giuseppe dove
l'aspettava il Vicario generale della Diocesi di Vasto che la portava fino al
trono nella
Cattedrale, dicendo la messa.
Il settenario veniva
fatto dal Padre predicatore, scelto dai frati, il sabato mattina, alle 9,30. La
VERGINE, passava per
Via San Pietro, si fermava a Piazza San Pietro, si pregava tanto.
Nel 1955, Don Romeo
Rucci, ha voluto che la VERGINE INCORONATA, rientrasse nella sua chiesa, forse
un presagio o presentimento, non si sa, si pregò tanto, quanto era grande Don
Romeo, come sapeva pregare.
Nel 1956, ci fu la
frana. La Chiesa di San Pietro, non è crollata, nel 1959 alla fine di dicembre
con le motopicche fu
abbattuta e così è finito anche don Romeo. Da quell'anno la Madonna
tornava
all'Incoronata, passando per Via Bebbia, Via Vescovado, Corso Plebiscito, Corso
Dante, Corso
Palizzi, Incoronata, accolta festosamente al suo Santuario. Anticamente la
VERGINE veniva
chiamata la Madonna nana, non per disprezzo, ma perché bellissima e bassa perché inginocchiata, ecco il detto.
Negli anni 1918-1919
Padre Beniamino Marchesani da Cupello, ingrandì e abbellì la chiesa,
facendo realizzare
il bel tempietto alla VERGINE. Fece ingrandire la Madonna, sempre
inginocchiata alle
dimensioni della nicchia, il volto, le mani e i piedi, sempre della Vergine
Maestosa di San
Pietro.
Nel 1954, Padre
Ambrogio da Giulianova, vedendo la Madonna dei Sette Dolori di Pescara,
vestita da argento e
oro, fatto fare da Padre Alberto da Vasto, ha pensato di modificare la
Vergine Incoronata
con cuori d'argento degli ex voti, per grazia ricevuta, oro ecc.
distruggendo tanto
patrimonio e abbellendo la Vergine, che ora non è più inginocchiata.
L'artista che ha
fatto la Vergine, commise un errore: "Padre Ambrogio" disse di non
toccare il
volto della Madonna,
perché bellissima, invece è stata truccata con colori, facendo andare su
tutte le furie Padre
Ambrogio e il popolo. Poi un frate Minore di Ancona, la riportò al naturale
come prima, la
VERGINE, benedetta INCORONATA sempre bella, bella, bellissima.
Francesco Paolo
Vitelli
Francescano Secolare
O.F.S.
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