di Lino Spadaccini
Dopo essere stata per tutta la settimana esposta alla
venerazione dei fedeli, presso la Cattedrale di S. Giuseppe, con le S. Messe e
le riflessioni affidate a don Nicola Florio, parroco della Natività di Maria
SS. di Cupello, la statua della Madonna dell'Incoronata questo pomeriggio, con
inizio alle ore 16,30, verrà riportata processionalmente nella propria chiesa,
accompagnata dal Complesso Bandistico "San Martino" e da tanti devoti.
Al rientro, seguirà la S. Messa celebrata Padre Carmine Ranieri, Provinciale
dei Cappuccini, mentre in serata è prevista l’esibizione del Coro Parrocchiale
dell’Incoronata per un Omaggio a Maria.
In serata, intrattenimento
musicale con il Cicirinella Live Tour di "Tequila e Montepulciano
Band", e lo spettacolo del cabarettista pugliese "Uccio De
Santis", noto al grande pubblico
per le partecipazioni televisive a "La sai l'ultima?", andata in onda
sulle reti Mediaset, per la sit-com "Mudù" su Telenorba, e per i film
"Non me lo dire" (2012) e "Mi rifaccio il trullo" (2016).
Chiuderanno i festeggiamenti i tradizionali fuochi
pirotecnici della Ditta Pirogiochi di San Severo.
La festa dell’Incoronata si riallaccia ad un fatto prodigioso
che si verificò nella primavera del 1738 quando, a causa del perdurare della
siccità, venne ordinata di far uscire la processione della statua della Madonna
dell’Incoronata, che allora si trovava nella chiesa di San Pietro, attraverso i
campi.
Appena la processione arrivò in prossimità della cappella di San
Martino, in corrispondenza dell'attuale santuario dell'Incoronata, si vide il
cielo coprirsi di nubi e cominciò a cadere un’abbondantissima pioggia. L’accaduto
fu interpretato come segno del cielo e desiderio della Madonna che lì voleva
essere onorata.
In seguito all’espansione della
contrada di S. Martino, il sindaco Pietro Muzii, nella seduta del 3 dicembre
1826, propose all’assemblea l’apertura di un convento di frati cappuccini per
un migliore servizio spirituale in una zona in forte crescita. Il progetto
dell’edificio fu disegnato da P. Francesco Saverio da Lanciano e il 31 marzo
1860 il Re Francesco II, con real decreto ne autorizzò l’apertura.
Il 20 luglio dello stesso anno, giunsero a Vasto l’ex provinciale
dei Cappuccini P. Giuseppe Cerritelli da Chieti, P. Tobia da Guardiagrele e un
terziario laico, per osservare meglio i locali e valutare i lavori necessari da
effettuare. Nel mese di agosto P. Alfonso da Monteodorisio si occupò dei
lavori, che furono completati il 25 agosto, con l’aggiunta del mobilio.
L’8 settembre dello stesso anno i frati cappuccini, sotto la
guida di P. Giuseppe Cerritelli
da Chieti, presero possesso del romitorio e otto giorni più tardi avvenne
la cerimonia d’inaugurazione. Solo pochi mesi dopo, in seguito alla
soppressione di tutte le comunità religiose, avvenuto con decreto del 17
febbraio 1861, il convento venne chiuso ed i cappuccini furono ospitati nella
villetta del signor Antonino Celano. Questi rivendicando il diritto di
proprietà sul convento riuscì, due anni più tardi, a riottenere sia la Chiesa che il Convento, che
a loro volta vennero ridonati ai frati cappuccini.
Lino Spadaccini
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