giovedì 10 marzo 2016

Lions Club Vasto Host: com'era Vasto mezzo secolo fa, con Catania e D'Adamo

Presso l'Hotel Rio di Vasto Marina il Lions Club Vasto Host ha promosso una conviviale per discutere sulla città e sui fatti ed avvenimenti accaduti negli anni 50-60,  prima del boom economico.
Il Presidente del Lions Club Avv.Giorgio Del Borrello dopo i rituali lionistici, ha introdotto la manifestazione improntata ai dettami della solidarietà del Club e all’elevazione della cultura e delle tradizioni di Vasto e del suo territorio.
Ospiti della serata i giornalisti Giuseppe Catania, presidente dell'Assostampa Vastese e il suo vice Nicola D'Adamo, direttore del blog "Noivastesi", cui
è toccato il compito di illustrare ripercorre le vicende vastesi dal dopoguerra in poi, chiedendo a Catania di ricordare alcuni eventi vissuti personalmente.

Nel 1945 termina la guerra: per Vasto il bilancio è di 115 giovani soldati persi nel conflitto. Nel 1946 al referendum 5.604 Vastesi scelgono la monarchia; 4.257 la Repubblica! Nel 1947 al via il Cinema Corso, nel 1948 l’Azienda di Soggiorno e Turismo. Nello stesso anno parte la SALTO (Soc.Autonoma Lavorazioni Tabacchi Orientali) di Carlo Boselli.

Con Boselli si dà l’avvio alla coltivazione del tabacco a Vasto che dà lavoro a molte famiglie contadine ed a 350 donne stagionali presso il suo stabilimento in corso Mazzini, ha ricordato Giuseppe Catania. Boselli, imprenditore moderno e lungimirante, firma anche molte iniziative degli anni ’50. Quale Presidente dell’azienda di soggiorno Boselli promuove la nascita di alberghi lungo la costa; organizza il noto Festival della Canzone Abruzzese e Molisana (1955-1963) con i migliori nomi della musica leggera italiana; organizza il Premio di Pittura che poi prenderà il nome di Premio Vasto – Catania ha dato i dettagli delle prime edizioni - e tante altre manifestazioni. E’ presidente della Società operaia e organizza molte iniziative destinate ai soci.

Nel 1950 Spataro diventa ministro delle Poste e molti Vastesi vengono assunti negli uffici di tutte le regioni.

Nel decennio sorgono altre scuole superiori a Vasto: Magistrale, Classico, Scientifico, Scuola d’Arte, Industriale, Salesiani.

Nel 1951 una brutta tragedia: un aereo guidato da un pilota vastese cade nella zona di S. Michele e fa 7 vittime. Catania che viveva poco lontano ha raccontato dettagli agghiaccianti della tragedia.

In quegli anni viene costruito anche il Porto di Punta Penna. Poco prima, nel 1948, a Vasto Marina  ultimati i lavori per il pontile e il mercato del pesce, ed anche la Rotonda. Nel 1952 la prima pietra del nuovo ospedale di via Ciccarone.
Realizzati anche l’ONMI Opera nazionale Maternità e infanzia, l’asilo Carlo Della Penna.

Tutto questo fervore di attività può farci pensare a elevate condizioni di vita, ma la maggior parte della popolazione di Vasto città viveva in condizioni precarie. Pochi posti di lavoro, molti sono emigrati, la popolazione dal 1950 al 1960 si è ridotta di 1000 persone, Parecchie famiglie numerose che vivevano in piccoli spazi in centro.

In campagna addirittura c’erano zone senza elettricità: nel 1955 il consiglio comunale approva una convenzione con l’UNES (oggi Enel) per “l’installazione della corrente eletrrica nelle contrade rurali di Cupa, Villa De Nardis, Incoronata, Montevecchio, Paradiso, Frutteto e Madonna dei Sette Dolori”.

Nel 1956 la terribile sciagura della Frana: Catania ha ricordato quando cadde il Palazzo delle Poste e un vastese spericolato si era spinto fin sotto per fare una foto. "Lo credevamo morto nella nuvola di polvere, ma poi lo vedemmo riapparire come un fantasma tutto coperto di polvere". Lui lo fotografò e la foto ebbe ampia diffusione su giornali nazionale dell’epoca.

Ma il destino di Vasto stava per cambiare in bene, ha ricordato Nicola D’Adamo.

La scoperta del metano, i moti di Cupello, l’avvio della SIV (oggi Pilkington) nel 1962 fecero cambiare i connotati all’economia locale che da agricola passò a industriale.

D’Adamo - che nel 2015 ha pubblicato un prezioso volume sull’argomento (“San Salvo e le sue aziende”) - ha evidenziato come negli anni ’60, 3.000 stipendi sicuri della SIV più 1.000 dell’indotto, più le entrate del secondo lavoro (il precedente lavoro mai abbandonato dagli operai), fece fare un notevole passo avanti a molte famiglie. Soldi sufficienti per una nuova casa, per l’auto, per far studiare i figli all’università.

Premesse queste che hanno poi trainato iniziative nel settore dell'edilizia con il sorgere di numerosi quartieri periferici. Notevole l'incremento demografico.

Dopo l'esposizione dei giornalisti il Lions Club ha intrattenuto gli ospiti ad una cena sottolineata dal gradimento dei presenti con gli elogi ai cuochi per la prelibatezza delle pietanze.

G.C.

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