e due gabbiani simbolo di libertà, quella libertà necessaria per lo sviluppo della persona nella famiglia e nella società: ecco, in sintesi, come si presenta la trentesima raccolta antologica del Premio Nazionale “Histonium”, dal singolare titolo: “Il cammino della speranza” (Ed. Il Torcoliere).
Le motivazioni dell’impostazione editoriale e della scelta del titolo le ha evidenziate, nella “Introduzione”, il curatore dell’Antologia, prof. Luigi Alfiero Medea, che è anche il Presidente del Premio
“Tanti avvenimenti – scrive il prof. Medea – hanno segnato il 2015, alcuni certamente drammatici, altri, per fortuna, lieti. Tra le tragedie voglio ricordare le due che ha vissuto la Francia. La prima reca la data del 7 gennaio, il giorno dopo la Befana, quando il mensile satirico Charlie Hebdo è stato colpito da due fratelli affiliati all’Isis, Cherif e Said Kouachi, i quali entrano in redazione e attuano un massacro: 12 morti, compreso il direttore del periodico. Un altro terrorista, Amedy Coulibaly, prende in ostaggio alcuni clienti di un supermercato kosher e toglie la vita a quattro persone, prima di cadere sotto i colpi mortali delle forze speciali. La seconda tragedia avviene a dieci mesi di distanza, il 13 novembre. Sono appena passate le 21,00, quando a Parigi scoppia l’inferno al Bataclan, sempre per un attacco terroristico: 90 morti, tra cui l’italiana Valeria Solesin”.
“Tra gli avvenimenti lieti – continua il prof. Medea – scelgo quelli che sono legati a tre personaggi: Papa Francesco, Sergio Mattarella e Samantha Cristoforetti. Papa Francesco ha compiuto cinque viaggi internazionali nelle “periferie del mondo”, a cominciare dall’Asia (12-19 gennaio), dove è andato sia per incoraggiare le Filippine, a maggioranza cattolica, dando conforto ai superstiti del tifone Yolanda (ottomila morti e 15 milioni di sfollati), e sia per richiamare all’unità lo Sri Lanka, martoriato dal dramma della guerra. Il Papa è stato anche a Sarajevo (6 giugno), in Ecuador, Bolivia e Paraguay (6-12 luglio), a Cuba e negli Stati Uniti d’America (19-27 settembre), dove ha parlato all’ONU, in Kenia, Uganda e nella Repubblica centroafricana (25-30 novembre), dove ha aperto la porta santa della Cattedrale di Bangui, nell’ambito del Giubileo straordinario della Misericordia. E ovunque ha ricordato al mondo gli sforzi della Chiesa per il rispetto dei diritti umani”.
“Il 3 febbraio con 665 voti – aggiunge il prof. Medea – è stato eletto a 12° Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, fratello di Piersanti, ucciso dalla mafia il 6 gennaio 1980. Un uomo di alto profilo morale che si è presentato subito agli italiani con un discorso, nel quale egli ha sottolineato il suo ruolo di “arbitro imparziale” e il suo impegno a difesa della legalità, contrastando magia e corruzione. Ma è stato in alcuni gesti significativi che Mattarella ha rivelato il suo stile, fatto di serietà e di solidarietà: ha visitato subito le Fosse Ardeatine, ha aperto Castelporziano ai disabili d’estate, ha convocato d’urgenza il plenum del Consiglio superiore della Magistratura il giorno della strage al Tribunale a Milano, ha rinunciato alla pensione da professore”.
“Samantha Cristoforetti, 37 anni, prima donna italiana nello spazio, – ricorda inoltre il Presidente del Premio – dopo aver trascorso sei mesi sulla Stazione spaziale internazionale, ha espresso le tante emozioni provate, lanciando anche un preciso messaggio sulla dolorosa odissea dei migranti: “Dallo spazio le distanze non esistono. È evidente che non ci si può isolare nel nostro benessere. Dobbiamo trovare soluzioni che permettano a tutti una vita dignitosa”.
“Ecco, di fronte alle tragedie provocate dal terrorismo, – conclude il curatore dell’Antologia – le testimonianze di questi tre personaggi sono un forte invito ad andare avanti. Il cammino della speranza ha bisogno di uomini e donne coraggiose che sappiano ogni giorno riscoprire la necessità di far fiorire l’albero della vita - tanto per usare una bella immagine dell’Expo di Milano - simbolo di un futuro migliore per il nostro Paese e per l’intera umanità. Il titolo della presente Antologia è stato scelto anche per un ulteriore motivo. Come doveroso ringraziamento al lavoro letterario dei concorrenti che hanno espresso nelle loro opere l’importanza di vivere un’esistenza più autentica, richiamando, in particolare, due valori: la dignità del lavoro e la preziosa presenza dei nonni nella famiglia e nella società”.
Nessun commento:
Posta un commento