Usciva nel 1895 (Cav. A. Morano Editore - Napoli) la terza edizione, accresciuta di altri componimenti, del volume "Poesie Varie” con qualche prosa e una sua versione dello Hengel, scritto da Adelaide Folliero De Luna-Palmieri, "donna che a buon diritto può segnare il suo nome tra la schiera eletta di quelle poetesse - scriveva Raffaele Tarantelli - che tanto onorano la bella Patria nostra, sì feconda di genio e d'amore".
Eleganza nel verso, ispirazione all'ardente amore per l’Italia, gentilezza e profonda cultura, la
distinsero fra gli Arcadi, col nome di Glaucilla Deliaca.
Adelaide Folliero De Luna - Palmieri, figlia della pur celebre Cecilia De Luna e del Cav.Giovanni Maria Folliero dei Torelli di Ferrara, andò sposa a Filoteo Palmieri, insigne magistrato Vastese, lodato autore (1847) del libro di considerazioni sociali e politiche "Sulla Pena di morte" (Tipografia Galileana-Firenze).
Perduti i genitori ed il consorte, ebbe il suo cuore libero sfogo nella ispirazione poetica. "Canta Iddio, i prodigi del Creato, la famiglia, la religione; dà vanto agli eccellenti nelle lettere e nelle arti, celebra la virtù e la gloria; e sovente la sua lira risuona dell'inno alla libertà ed alla grandezza della Patria risorta". Questi gli accenti del poeta teatino Francesco Vicoli per celebrare la spiritualità lirica di Adelaide Folliero De Luna- Palmieri (Gazzettino di Chieti 20/8/1879).
Cullata fra gli ideali di italianità vissuti nel clima risorgimentale, la poetessa spesso prorompe in empiti lirici inneggianti per infiammare gli animi patriottici. Ed in questo anelito che la poetica di Adelaide Folliero De Luna-Palmieri ha sfogo con entusiastici momenti ispirativi in cui il trinomio, Dio- Patria-Famiglia, propugnato dall'epopea mazziniana, assume apici poetici di rara bellezza.
Le dediche a Salvatore, Filoteo, Domiziano, Luigino ed Annina Palmieri "nipoti diletti, intelligenti e studiosi adolescenti" del libro contenente gli scritti della poetessa, hanno un profondo significato spirituale ardente di amor Patrio, congeniale all'indole ed all'animo così sensibile, trovano degna collocazione nella cultura poetica di quell'epoca per confrontarsi con gli altri aedi.
E la nobiltà di sentimenti di questa illustre esponente della cultura lirica, educata ad una profonda fede, quella che pervade tutti i, suoi scritti e le manifestazioni letterarie, ancor oggi così cariche di attualità, pur se stilate un secolo addietro, sono palpitanti di accenti d'amore.
Quasi che i "ricorsi" storici, oltre a confermare l'ineluttabilità dei destini dei popoli, abbiano quella propria valenza, in quanto la preveggenza del vate raccoglie il segreto arcano di premonire gli avvenimenti che caratterizzano la storia del nostro mondo.
Nella memoria poetica di Adelaide Folliero De Luna - Palmieri rivivono le figure di Roberto Betti (consultore di Stato in Napoli), Francesco Spataro, Francesco Romani (famoso nella scienza salutare) fondatore in Vasto di una scuola teorico- pratica di Agricoltura.
Nobile spirito animato da sentimenti di profonda fede, protagonista di quelle espressività che formano la cultura patriottica. Questo il significato che diamo alla Musa ed alla letteratura di Adelaide Folliero De Luna-Palmieri, nel rinverdirne la memoria e la traccia di così palpitante spiritualità, ancor oggi alitante di saggia ispirazione.
Giuseppe Catania
Eleganza nel verso, ispirazione all'ardente amore per l’Italia, gentilezza e profonda cultura, la
distinsero fra gli Arcadi, col nome di Glaucilla Deliaca.
Adelaide Folliero De Luna - Palmieri, figlia della pur celebre Cecilia De Luna e del Cav.Giovanni Maria Folliero dei Torelli di Ferrara, andò sposa a Filoteo Palmieri, insigne magistrato Vastese, lodato autore (1847) del libro di considerazioni sociali e politiche "Sulla Pena di morte" (Tipografia Galileana-Firenze).
Perduti i genitori ed il consorte, ebbe il suo cuore libero sfogo nella ispirazione poetica. "Canta Iddio, i prodigi del Creato, la famiglia, la religione; dà vanto agli eccellenti nelle lettere e nelle arti, celebra la virtù e la gloria; e sovente la sua lira risuona dell'inno alla libertà ed alla grandezza della Patria risorta". Questi gli accenti del poeta teatino Francesco Vicoli per celebrare la spiritualità lirica di Adelaide Folliero De Luna- Palmieri (Gazzettino di Chieti 20/8/1879).
Cullata fra gli ideali di italianità vissuti nel clima risorgimentale, la poetessa spesso prorompe in empiti lirici inneggianti per infiammare gli animi patriottici. Ed in questo anelito che la poetica di Adelaide Folliero De Luna-Palmieri ha sfogo con entusiastici momenti ispirativi in cui il trinomio, Dio- Patria-Famiglia, propugnato dall'epopea mazziniana, assume apici poetici di rara bellezza.
Le dediche a Salvatore, Filoteo, Domiziano, Luigino ed Annina Palmieri "nipoti diletti, intelligenti e studiosi adolescenti" del libro contenente gli scritti della poetessa, hanno un profondo significato spirituale ardente di amor Patrio, congeniale all'indole ed all'animo così sensibile, trovano degna collocazione nella cultura poetica di quell'epoca per confrontarsi con gli altri aedi.
E la nobiltà di sentimenti di questa illustre esponente della cultura lirica, educata ad una profonda fede, quella che pervade tutti i, suoi scritti e le manifestazioni letterarie, ancor oggi così cariche di attualità, pur se stilate un secolo addietro, sono palpitanti di accenti d'amore.
Quasi che i "ricorsi" storici, oltre a confermare l'ineluttabilità dei destini dei popoli, abbiano quella propria valenza, in quanto la preveggenza del vate raccoglie il segreto arcano di premonire gli avvenimenti che caratterizzano la storia del nostro mondo.
Nella memoria poetica di Adelaide Folliero De Luna - Palmieri rivivono le figure di Roberto Betti (consultore di Stato in Napoli), Francesco Spataro, Francesco Romani (famoso nella scienza salutare) fondatore in Vasto di una scuola teorico- pratica di Agricoltura.
Nobile spirito animato da sentimenti di profonda fede, protagonista di quelle espressività che formano la cultura patriottica. Questo il significato che diamo alla Musa ed alla letteratura di Adelaide Folliero De Luna-Palmieri, nel rinverdirne la memoria e la traccia di così palpitante spiritualità, ancor oggi alitante di saggia ispirazione.
Giuseppe Catania
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