Quasi venti anni fa, in occasione della Pasqua 1997,
l'amministrazione comunale guidata da Giuseppe Tagliente inaugurava le tre
nuove croci poste nel "Quartiere Croci", nell'area situata
all'incrocio tra via Tobruk e via delle Croci.
Sulla targa, ancora oggi parzialmente leggibile, vennero
incise le seguenti parole:
NOVA ERIGERE
VETERA SERVARE
NELL'ANTICO QUARTIERE "CROCI"
L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE PONE
A RINNOVATA TESTIMONIANZA
DELLA CRISTIANITA' DEI VASTESI
"Altra Missione
ebbesi nel 1828", ricordava lo storico vastese Luigi Marchesani nella
sua Storia di Vasto, "S'inalberarono in quel tempo sopra
piedistalli a fabbrica cinque Croci, l'ultima delle quali offre gli strumenti
della Passione. Elle stanno tanto nel Piano del Castello, in quel sito tra i
Cappuccini (convento di S. Maria degli Angeli, attuale chiesa di Sant'Anna)
e la Ghiacciaja denominato Calvario,
quanto da vicino alla Chiesa dell'Incoronata".
Presso la Croce del Calvario, nell'attuale quartiere
"Croci", la signora Maria Codagnone, di ricca famiglia, ma che aveva
scelto la virtù della povertà, in segno di devozione mantenne accesa la lampada
notturna sino alla sua morte, avvenuta nell'agosto del 1839.
Sul piedistallo dell'ultima Croce al Calvario, il 14 maggio
1828 venne posta un'iscrizione (di cui possiamo leggere la trascrizione sulla Storia di Vasto del Marchesani), in cui
si ricordava la devozione del popolo vastese che fece erigere il monumento per
permettere di lucrare l'indulgenza rinnovando il culto dei cinque misteri della
Passione di Nostro Signore Gesù Cristo :
D.O.M.
Sanctae Missionis per
Patres Sanctissimi Redemporis monumentum,
quo quinque mysteria
passionis D. N. I. C. recolendo,
praecesque effundendo, innumeras indulgentias
lucrantur,
Histonienses posuere.
Pridie Idus Maij
MDCCCXXVIII
Due delle croci originali sono conservate e visibili nella
chiesa di S. Maria Maggiore, presso la sede della Confraternita della Sacra
Spina e Gonfalone
Lino Spadaccini
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