riceviamo e pubblichiamo
La logica rigorosa che regge la famiglia sta nell'amore. Che sia quello materno o genitoriale,
quello preponderante di coppia, è sempre l'amore che attira come le api al fiore.
Ma la parola più dolce, quella più bella, più importante, più utile e determinante è "Mamma",
subito dopo viene quella del "Padre".
La loro presenza è abbraccio costante, è conforto, partecipazione, è sicurezza. I loro immensi
doni d'amore costante sembrano ovvi, naturali,
dovuti: risultano più completi quelli della
mamma, perché immenso è il patrimonio d'amore che lei riesce a donare con gli abbracci, i
sorrisi e con gli sguardi negli occhi.
E, allora, toc, toc. E' permesso? Vorrei parlare della famiglia tradizionale: è l'argomento che riceve
i maggiori consensi.
Credo, come è sostenuto anche da tanti scienziati - secondo i quali non siamo figli del caos ma
esige l'esistenza di un Autore che sia chiaro che è davvero arduo pensare che all'origine e
per caso, da una minuscola ghianda nasca una quercia secolare o che un solo e microscopico
spermatozoo diventi Leonardo, Einstein, Mozart o ciascuno di noi e ogni forma vivente, tutto si
sia "fatto" da sé.
E se impossibile tutto questo, la scelta che s'impone è percorrere la via dell'amore, la via del
cuore, la via della mente, la via dello spirito che si identifica con Dio che è Amore, con Cristo
che dimora in noi.
Ma, prima che arrivi la notte che inghiotte tutto, il primo pensiero che ci fa accorgere di
essere come i fortunati destinatari di una grande eredità, i principi di un regno che,
nascendo, con la vita stessa ci viene elargito non si sa da chi e perché. Certo senza alcun
merito da parte nostra, senza che, appunto, ci fosse dovuto alcunché.
L'attesa di questa
rivelazione non è per nulla passività, ma forse è la vita stessa. Ecco, il mare in un modo tutto
speciale suggerisce questa attesa. In fondo il mare è una grande metafora della vita.
Apparentemente siamo tutti dei poveretti che alla riva vedono allontanarsi sempre più,
all'orizzonte, il naviglio delle cose e delle persone amate, perché l'esistenza è un continuo
addio: noi siamo lì, sulla riva, in attesa di una nave che arrivi dall'orizzonte con il grande Amore
della vita, con la Felicità che un giorno si avvicinerà e sbarcherà sulle spiagge della nostra
esistenza. Questa è l'attesa che abbiamo davvero nel cuore. Ed è luminosa come il sole d'agosto.
Perché l'essere è il bel dono che, con la forza di Eros fa del corpo l'essere perfetto.
Angelo Del Moro
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