mercoledì 2 dicembre 2015

L’Abruzzo in marcia per il clima.



La regione verde d’Italia, l’Abruzzo, anche questa volta non si smentisce: nonostante il clima di terrore che viaggia sul Web, numerose le associazioni ambientaliste, che da Vasto, Ortona, Pescara, Chieti sono approdate a Roma domenica scorsa per unirsi a molteplici rappresentanze provenienti da tutta Italia e anche dall’Estero.In primis il WWF ha fatto
sentire la propria voce, ma anche gli attivisti di Legambiente e Arci, comitati No Triv hanno marciato in un’atmosfera gioiosa, da Piazza Farnese ai Fori Imperiali, nonostante la massiccia presenza delle forze dell’ordine, sventolando i loro vessilli multicolori insieme a migliaia di altri simboli nati dalla fantasia di coloro che ancora credono in un mondo migliore.

Più che una marcia per il clima, è sembrata una marcia per la pace, un segno tangibile dell’esistenza di una ferrea volontà collettiva che non si rassegna a cedere le armi alle ambiguità di un occulto potere macro-economico .

L’obiettivo, divulgato dai mass-media di tutto il mondo, è ridurre le emissioni di anidride carbonica e dei gas serra al fine di contenere l’aumento della temperatura sul nostro pianeta attorno ai due gradi entro il 2050. Una meta ambiziosa, che implica un autentico cambiamento di rotta attraverso la progressiva riconversione dei combustibili fossili in fonti alternative di energia pulita ma anche attraverso un radicale cambiamento degli stili di vita da parte di tutti noi. In tale contesto la lotta No TRIV, che da anni i Comuni della Costa Teatina stanno portando avanti, sembra avere qualche possibilità di vittoria, nonostante la recente approvazione da parte del Governo dell’odiosa legge Ombrina.

Concetta Russo







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