mercoledì 15 luglio 2020

La storia dei due palazzi scolastici di piazza Rossetti

da Vastocard di Ida Candeloro (particolare) 
di GIUSEPPE CATANIA

Gli edifici scolastici di Corso Italia (già corso Littorio) hanno una storia nel contesto delle realizzazioni pubbliche a Vasto.
Siamo in piena epoca fascista ed a Vasto il 1 ° marzo 1923, il Direttorio del Fascio "in omaggio al nuovo orientamento dello spirito pubblico", formulava il "perentorio" invito all' Amministrazione Comunale di rassegnare le dimissioni.
Il 1° giugno 1924, la prima amministrazione civica fascista inizia il suo mandato amministrativo-politico ed il prof. Pietro Suriani è chiamato a presiederla.
In tale occasione viene conferita a S.E. Benito Mussolini la cittadinanza onoraria di Vasto. Come prima
iniziativa della nuova amministrazione presieduta dal prof. Pietro Suriani con l'appoggio del deputato On. Raffaele Paolucci di Orsogna, avvalendosi delle provvidenze della legge 32.12.1923, n. 3125, venne presentato ed approvato dal Governo Fascista il progetto per la costruzione di due edifici scolastici, previa la concessione di un mutuo di 835 mila lire (con interessi a carico dello Stato), limitatamente alla realizzazione di un primo palazzo.

La costruzione dell'opera venne affidata all'impresa Francesco Paolo Bottari & C. di Vasto. Intanto veniva concesso un ulteriore mutuo di 220 mila lire.

Il 19 febbraio 1925 si svolgeva la cerimonia della posa della prima pietra del primo edificio alla presenza delle autorità, delle rappresentanze dei sodalizi cittadini, degli alunni delle scuole di Vasto con le bandiere, e di una grande folla assiepata a Piazza Cavour (ora piazza Rossetti).

Frattanto, il 2 giugno, il Provveditorato alle Opere Pubbliche dell'Abruzzo e Molise, approvava il progetto per la costruzione del secondo edificio scolastico mediante un mutuo di 835 mila lire previa corresponsione degli interessi nella misura del 4% a carico dello Stato e del 2% a carico del Comune di Vasto.

"Il primo palazzo, già costruito, imponente per la sua mole e simpatico per l'armonia delle sue linee - scrive Luigi Anelli in "Histonium ed il Vasto attraverso i secoli" Ed. G. Guzzetti 1929 - è stato progettato dall'ing. Antonio Mangia del Genio Civile di Chieti". L'Amministrazione Comunale di Vasto, riconoscente verso l'On. Raffaele Paolucci per il suo costante interessamento, con delibera del 30 dicembre 1924 lo nominava cittadino onorario.

Il 12 settembre 1926 il 1 ° palazzo scolastico veniva inaugurato da S.A.R. il Principe di Piemonte, unitamente al Monumento a Gabriele Rossetti ed all'Acquedotto del Sinello. Nell'edificio scolastico così realizzato venne allestita dall' 11 al 31 agosto, la "Mostra dei "Fratelli Palizzi" e la Mostra Nazionale dell'Arte Pura Applicata, inaugurata dall'on. Augusto Turati.

Il 13 settembre 1926, come ricorda Florindo Carabba (in "Lanciano- un profilo storico-voi.2 dal 1860 al 1945" Casa Editrice Rocco Carabba die. 2000) il Principe Ereditario Umberto di Savoia inaugurò il monumento ai Caduti e l'edificio delle scuole elementari in Piazza della Vittoria, che furono intitolati al suo nome.

La cerimonia della posa della prima pietra per la costruzione del secondo edificio scolastico avvenne il 28 marzo 1931.

I due edifici ospitarono le scuole elementari, la Scuola di Avviamento Professionale "G. Rossetti", la Scuola Media; al piano terra del secondo palazzo, gli uffici comunali.

Dopo l'ingresso delle truppe Alleate il 5 novembre 1943, al comando del Generale Montgomery, i due edifici scolastici vengono destinati a sede di Ospedale Militare collegati da un ponte in legno gettato tra le due finestre al piano superiore verso via XXIV Maggio. Solo alla fine di giugno 1944, quando le truppe Alleate della VIII^ Armata lasciano la città, i due edifici tornano ad essere destinati ad uso scolastico.

Agli inizi del 2000 l'Amministrazione Comunale di Vasto firmava una convenzione con l'Impresa Costruzioni Edmondo di Pescara per la ristrutturazione ed il recupero dei due palazzi, dopo che le sedi scolastiche erano state sistemate in due nuovi edifici. La Edmondo si è incaricata di ristrutturare, a sue spese, gli edifici previa cessione da parte del Comune del 50% della superficie recuperata, per la realizzazione di un centro polifunzionale; il piano terra adattato ad uso negozi ed uffici. L'operazione è inserita nel progetto di riqualificazione urbana del centro storico e la rivitalizzazione delle attività mercantili della zona.

Giuseppe Catania

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