È da qualche tempo che sto aspettando l’uscita di un libro che
consentirà lo studio della storia politico-amministrativa di Vasto dal 1869 al
1961. Si tratta dell’elenco compilato da Renata D’Ardes sulle delibere del
Consiglio comunale di Vasto approvate nel range
temporale compreso tra le due date su enunciate. È un libro che ho visto
emergere nel suo farsi. Che ho
seguito passo dopo passo nel corso delle sedute di ricerca nell’Archivio Comunale.
Da quando nel 1982 la Sovrintendenza per i beni archivistici ha avviato
il riordino delle carte prodotte nei secoli dal Comune di Vasto (ammucchiate
per decine e decine di anni in scantinati e ricoveri improvvisati) è questo il
primo strumento di ricerca
disponibile per gli interessanti. Gli studiosi,
finalmente, disporranno di un indice analitico delle deliberazioni per poi
andarle a consultare direttamente in archivio. Dunque, nessun lavoro
preliminare di individuazione degli argomenti. Ma un lavoro diretto sul
documento.
Da questo punto di vista, la ricerca condotta sugli atti di politica
amministrativa non avrà più il segno del kronos
(il tempo quantitativo trascorso in archivio), ma quello del kairos (il tempo qualitativo, utile). In
questo senso, i lavori legati a tale segmento di studi avranno sempre
l’impronta di Renata D’Ardes nella realizzazione.
Difficile trovare un dipendente comunale che faccia del suo impegno
professionale un libro. Un dispositivo destinato all’utilizzabilità altrui. In
buona sostanza, l’autrice appartiene a quella rara categoria di funzionari
della pubblica amministrazione capace di rendere misurabile gli effetti del
proprio incarico. Il che vuol dire: passione per la propria attività. Come
dicono i francesi: chapeau. Non solo per un’anticipazione libraria. Ma
soprattutto per una meritata recensione.
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