Nel passato, per devozione dei marinai vastesi, la festa di Sant'Andrea era molto sentita
Nato a Betsaida nell'anno 6 a.C., Andrea, fratello minore di Simon Pietro e pescatore insieme a lui, fu il primo tra i discepoli di Giovanni Battista ad essere chiamato da Gesù presso il Giordano.
La sua presenza nei Vangeli è sottolineata in modo particolare nell'episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci, quando egli fa notare al Messia la presenza di un ragazzo che possiede cinque pani d'orzo e due pesci, insufficienti a sfamare tanta gente.
Sappiamo inoltre che, proprio ad Andrea si rivolsero dei greci che volevano conoscere Gesù. Su di lui non si hanno altre notizie certe e gli stessi Atti che lo riguardano, sono apocrifi e poco attendibili. In particolare, in uno di questi, è scritto che fu proprio Andrea ad incoraggiare Giovanni a scrivere il suo Vangelo.
Secondo gli antichi scrittori cristiani, l’apostolo Andrea avrebbe evangelizzato l’Asia minore e le regioni lungo il mar Nero, giungendo fino al Volga. Per questo è onorato come patrono in Romania, Ucraina e Russia.
Andrea venne martirizzato nel 60 d.C. per crocifissione a Patrasso, in Grecia. Secondo la tradizione sembra che Andrea sia stato crocifisso su una croce detta decussata, ovvero a forma di "X", comunemente chiamata anche "croce di Sant'Andrea". Questa croce venne adottata per sua scelta, in quanto non avrebbe mai osato eguagliare Gesù nel martirio.
Quest'iconografia di Sant'Andrea cominciò ad apparire solo da X sec., e divenne molto comune sino al XVII secolo.
Anche a Vasto, soprattutto nel passato e per devozione dei marinai, la festa di Sant'Andrea era molto sentita.
Una bella statua, un tempo all'interno della chiesa di San Pietro, oggi è conservata nella chiesa di Sant'Antonio di Padova. Mentre un'altra statua dell'apostolo, realizzata dall'artista vastese Andrea Marchesani, è visibile in una delle nicchie lungo la navata centrale della chiesa di S. Maria Maggiore.
Lino Spadaccini
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