giovedì 12 novembre 2015

AL MASSIMO DUE CANDIDATI: PRIMARIE PD, UNA COMPLICATA "MATASSA DA SBROGLIARE"

Renzi a Vasto due anni fa assieme all'ex assessore Domenico Molino
Era stato annunciato nelle settimane scorse, ora c'è una data ufficiale: il PD vastese si riunirà in assemblea il domenica 29 novembre alle 9.30 presso il centro Gulliver di via Incoronata.

All'ordine del giorno le Primarie per le prossime aministrative di primavera. E ci sarà da discutere parecchio, con lo statuto del partito  alla mano, perchè le regole sono complesse e variegate a seconda della strada che si vuole percorrere.

Prima ipotesi: primarie di coalizione di centrosinistra. Ogni partito (PD, Sel, Giustizia Sociale, Abruzzo civico, Socialisti ecc.) presenta il suo candidato. Il PD ne presenta uno solo o più candidati? LO statuto nazionale dice all'art.18 comma 3: "Nel caso di primarie di coalizione, gli iscritti al Partito Democratico possono avanzare la loro candidatura qualora essa sia stata sottoscritta da almeno il trentacinque per cento dei componenti dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente". In sostanza i candidati
del PD non possono essere più di 2 se per ognuno ci vuole almeno il 35% di firme degli iscritti! Non è chiaro la quota rosa, se applicarla o meno.

Seconda ipotesi: gli altri partiti sapendo di non potercela fare, ritirano i loro candidati ed accettano il candidato scelto dal PD. Queste si chiamano "Primarie di Partito". Art.18 comma 5: "Nel caso di primarie di partito, la candidatura a Sindaco, può essere avanzata con il sostegno del dieci per cento dei componenti della Assemblea del relativo livello territoriale". In questo caso i candidati del PD possono arrivare fino a 10. Quindi c'è spazio per tutti (Sputore, Forte, Bucciarelli, Menna, Molino, Pollutri, alcune donne  ecc.).
 
Il segretario Antonio Del Casale in questi giorni è al lavoro per cercare di comporre questo complesso mosaico.
NDA 

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