Gli auguri da Vasto da parte di "quei giovani di Azione Cattolica che non hanno dimenticato la sua grande lezione di umanità evangelica impartita in quegli anni indimenticabili".
di NICOLANGELO D'ADAMO
Mons. Loris Francesco Capovilla, l’indimenticabile
Arcivescovo di Chieti e Amministratore Perpetuo della Diocesi di Vasto (oggi
Arcidiocesi di Chieti-Vasto) dal 26 giugno 1967 al 25 settembre del 1971, è
nato a Pontelongo (PD) il 14 ottobre 1915 e vive a Sotto il Monte Giovanni
XXIII.
Ho tra le mani un fascicoletto, fatto stampare dai suoi
amici per ricordare questo compleanno secolare,
semplice, modesto senza alcun
intento agiografico, né del resto, conoscendolo, sarebbe stato possibile il
contrario.
Con devozione filiale Mons. Loris utilizza anche questa
occasione per ricordare il suo grande maestro spirituale, oggi santo, Papa
Giovanni XXIII. E lo fa pubblicando un
documento centenario, inedito, dell’allora don Giuseppe Angelo Roncalli (FOTO a pie' di Pagina) Si
tratta di uno schema di omelia per la festa dell’Addolorata del 15 settembre
1915, un mese prima della nascita di mons. Loris. Il futuro Papa dapprima si
chiede “come mai una festa intorno al
dolore?”, e ne spiega le motivazioni, poi ricorda con commozione la morte di tanti giovani soldati sul fronte
del Carso, già tanti nonostante i soli 4 mesi di guerra (almeno per l’Italia),
e sintetizza quelle perdite con una stupenda frase di Pericle, pronunciata
davanti alle salme delle giovani vittime della guerra del Peloponneso: “…l’anno ha perduto la sua primavera”.
Durò solo quattro anni la permanenza di mons. Capovilla
nella nostra Arcidiocesi (1967/’71), ma bastarono a far conoscere l’uomo ed il
sacerdote che, per un disegno imperscrutabile di Dio, aveva avuto la ventura di
vivere per cinque anni accanto al Papa del Concilio, anzi accanto ad un Papa Santo. Eppure quelli erano anni
particolarissimi per la Chiesa Cattolica alle prese con la delicatissima
situazione postconciliare, il confronto continuo tra innovatori e conservatori,
il sessantotto con tutte le sue variabili
e dimensioni e, qui a Vasto, una nuova situazione politica che
sperimentava una inedita presenza del partito Comunista in Comune, alleato ad una Lista Civica dominata da Democristiani
dissidenti.
La presenza di Mons. Capovilla nell’Arcidiocesi rappresentò uno
scossone per tutto il clero, alla ricerca di una guida per tradurre in pratica
pastorale e liturgica la svolta epocale del Concilio, e per i fedeli: potevano
ascoltare da vicino un testimone privilegiato di quel grande evento, con un
linguaggio e scelte pastorali che stupivano per la loro semplicità e chiarezza
evangelica.
Gli anni non hanno fiaccato la forte tempra di mons. Loris,
il suo grande amore per la Chiesa ed oggi il desiderio di servire papa
Francesco, che, spesso, ama accostare a
Papa Giovanni XXIII.
A lui giungano affettuosissimi auguri di buon compleanno da
quei giovani di Azione Cattolica che non hanno dimenticato la sua grande
lezione di umanità evangelica impartita in quegli anni indimenticabili.
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