domenica 13 settembre 2015

Pollutri: le mura dell'abbazia di San Barbato usate come fondamenta di una modesta casa colonica?

Nuovi punti di cronaca di Luigi Zappacosta e Alessandro Mariotti. 
L'Abbazia di San Barbato in Pollutri ha interessato nuovamente gli storici Luigi Vittorio Zappacosta e Alessandro Mariotti, allo scopo di offrire ulteriore "punti di cronaca" e per precisare le fonti della sua esistenza risalente al 154l, come si deduce dal "Registro delle Pergamene" nell'archivio della Curia Vescovile di Chieti (da pag. 113 a pag.124).

Nel 1546 con diploma di Carlo V del primo agosto si fa cenno dell'Abbazia con le sue proprietà, nella contrada Selvagrande, oggi Civita.

"Nei giorni 7 e 8 maggio dell'anno 1568 - ricordano gli autori - l'Arcivescovo della Diocesi di Chieti mons. Giovanni Oliva effettuava una visita all'Abbazia di San Barbato,che è inserita nella Prospettiva di Pollutri del 1703 (Regno di Napoli in prospettiva parte III fl. 37 di Giovan Battista Pacichelli) è indicata in alto a destra", e nella "descrizione ed apprezzo della terra di Pollutri" (nella Biblioteca di Casa Rossetti di Vasto). 
Abbazia San Barbato indicata dalla freccia
Particolare dalla cartina del 1703: l'imponente abbazia di San Barbato




Ed anche l'ing.Biase De Lellis, nel 1742 ci ricorda la chiesa di San Barbato "allorquando diruta osservandosi solo le vestigia la quale, sta aggregata al R.ndo Capitolo di San Pietro in Roma".

Dal canto suo Sebastiano Gizzarelli (nella sua opera "Le mie sventure" (1800) scrive: "Ad occidente del colle, su cui sorge il paesello,"vi sono pure le rovine di "San Barbato" che sembrano da pochi secoli distrutte...Arrivammo nel "convento di San Barbato".

Sulle mura diroccate di esso vi fu eretto un casolare, che abitava Giuseppe Baccalà,con la numerosa famiglia..."

Mons. Enrico Carusi nei "Cenni sull'Abbazia di San Barbato di Pollutri dalla sua fondazione (MXV) alla fine del secolo XVIII in Bollettino della Regia Deputazione Abruzzese di Storia Patria, serie III L'Aquila 1916-1917, riferisce: "Si potevano ammirare pochi ruderi informi nell'antica sua sede, adibiti ora da fondamenta di una modestissima casa, colonica.

Sono molto interessanti gli altri argomenti trattati in questa nuova pubblicazione da Luigi Vittorio Zappacosta supportati da illustrazioni fotografiche sugli avvenimenti "conseguenti", con richiamo ai ruderi della chiesa di Santa Lucia donata all'Abbazia insieme ad altre chiese "svanite nel corso del tempo."

Alessandro Mariotti si occupa anche, con ampia documentazione della fondazione dell'Abbazia, e sugli insediamenti benedettini nel basso Abruzzo, tra cui Santo Stefano in Rivo Maris, di San Giovanni in Venere, del Santuario della Madonna dei Miracoli.

Le pregevole pubblicazione riporta copia degli originali documenti sull'Abbazia che sono custoditi presso l'Archivio Apostolico Vaticano. Gli Autori non possono fare a meno di commentare la inesorabile "distruzione" dell'Abbazia", rilevando: "Dalla lettura di alcuni riferimenti all'Abbazia di San Barbato, appena riportati e ordinati in cronologia, si nota che gli autori delle dichiarazioni si limitano a dare giudizi generici sull'Abbazia e dei suoi ruderi, senza indicare le loro esatte ubicazioni. Inoltre,1eggenda le stesse dichiarazioni, si ha le sensazione di assistere alla lenta e triste scomparsa degli ultimi resti dell'Abbazia, le ultime preziose vestigia usate per la fondazione di una casa. E non importa se di campagna o di città, se modesta o lussuosa. Pur volendo concedere il beneficio della buona fede e chi ha consumato il totale annientamento di quel bene, non si può non condannare 1'indifferenza e il permissivismo dimostrati nell'occasione dalle autorità civili e religiose, alle quali ceramente non sono sfuggiti la grave azione che stava compiendo il costruttore della casa e il suo comportamento che evidenzia un atto irriguardoso,opportunistico e illegale".

GIUSEPPE CATANIA

-Vedi; altro articolo su noivastesi.i t in data 8 maggio 2015 L'ABBAZIA DI SAN BARBATO IN POLLUTRI un nuovo volume di Zappacosta
http://noivastesi.blogspot.it/2015/05/labbazia-di-san-barbato-in-pollutri-un.html

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