Una interessante rassegna del "miracolo dipinto" custodita nel Santuario della Madonna delle Grazie di Monteodoràsio. Omaggio alla Fede e all'Arte, questo, in sintesi, vuole essere il significato delle tavolette votive che costituiscono le più interessanti ed inedite raccolte custodite nei santuari italiani.
Quello del Santuario della Madonna della Grazie di Monteodorisio rappresenta un prezioso giacimento di cultura e di arte che merita di
essere svelato ed interpretato nel suo intrinseco valore, quale inestimabile patrimonio storico, religioso, artistico e sociologico.
Ed è proprio attraverso le immagini dipinte sulle tavolette votive che riusciamo a scoprire il profondo fervore di fede del popolo nel rinnovato culto verso la Madonna,quale documento eloquente anche nelle tradizioni popolari e folcloristiche legate alla vita della nostra gente.
L'elemento essenziale che caratterizza gli ex voto è quello intensamente religioso, attraverso cui, però, è anche agevole scorgere una ricchissima notazione degli elementi umani, degli usi e dei costumi del popolo, delle condizioni sociali, proprie di una tipica civiltà.
I soggetti rappresentati traggono spesso motivo da malattie, investimenti, infortuni, salvataggi da sicuro naufragio, ed i dipinti sono molto belli, anche se, talvolta rivelano una chiara ingenuità interpretativa ed uno stile incline al "naif" nella composizione scenografica, nei colori suggestivi e nelle figure assai aggraziate.
Quella del Santuario della Madonna delle Grazie di Monteodorisio (all'Incoronata di Vasto fino ad alcuni decenni addietro era custodita gelosamente una raccolta numerosa di ex voto dipinti, ora scomparsi per ignota ragione), è una collezione di ex voto pittorici di notevole importanza, che merita una più ampia rivalutazione, quale prezioso patrimonio della iconografia a soggetto sacro dove, però, è rappresentata una ampia rassegna di "disgrazie" cui è soggetto il genere umano, proteso, tuttavia, a richiedere sempre l'aiuto della Madonna, invocandone la grazia della guarigione e della salvezza. Un singolare dipinto rappresenta, fra i tanti, un uomo che precipita dalla torre della Chiesa di Santa Maria Maggiore e la dedica votiva presuppone, infatti, 1’intercessione della Madonna delle Grazie in favore del malcapitato.
Ma sono centinaia e centinaia gli ex voto di Monteodorisio che, nella elementare espressione iconografica, esprimono, attraverso la dedica pittorica, il significato della grazia ricevuta per intercessione dell'aiuto celeste, ed è proprio questo particolare che l'aspetto scenografico della tavoletta votiva intende evidenziare, destinandolo a perpetuarne la memoria, quale segno, profondamente carico di fede, di cui si circonda,in virtù del privilegio ottenuto.
Traspare, infatti, nella composizione pittorica, l'accento marcatamente spirituale dell'opera d'arte che è, altresì, un ulteriore motivo di pregio intrinseco del fenomeno della tavoletta votiva, inserito in quel filone tipico della cultura e della storia del culto della Madonna, attraverso cui è possibile anche trarre elemento di ulteriore pregio.
La tavoletta votiva esprime, peraltro, un singolare aspetto di un momento particolare, personale, irripetibile, che non può essere ceduto o paragonato come - una qualsiasi opera di pittura, perché ha una sua ben precisa destinazione: voto per grazia ricevuta, avulso da qualsiasi mecenatismo che ne possa garantire la sopravvivenza, ovvero al di fuori della sfera dei mercanti d'arte, che, attraverso le esposizioni in gallerie, ne ingigantiscono il valore quale merce di scambio.
L'ex voto,infatti, è un'opera d'arte eseguita per essere collocata nella sede del culto della Madonna, per far parte integrante di quella espressione che si identifica nella popolare devozione dei fedeli.
E’ 1'identificazione, quindi, dell'immagine come documento descritto di un aspetto esteriore che ha il fine di interpretare un momento "rivelazione" in cui è venuto a trovarsi il soggetto, per far sì che la rappresentazione diventi anche sorgente emozionale e spirituale della realtà.
Si tratta,in sostanza,di un preminente momento mistico che racchiude un preciso messaggio spirituale, oltre a rappresentare una concezione di rito tutta particolare, tradotta mediante l'ex voto "per grazia ricevuta", come testimonianza di fedeltà alla vita,quale elemento anche di cultura del nostro popolo profondamente radicato negli affetti della grazia mediante la preghiera piena di fervore, intinta nella raffigurazione della tavoletta votiva; vuole essere, soprattutto, anche se con tratti semplici, ma egualmente suggestivi, l'espressione più qualificante del cosiddetto "miracolo dipinto" da tramandare, sotto forma documentale, alla posterità,per sollecitarne l'interesse e l'attenzione.
Perché,alla "base della concezione umana,c'è sempre la propensione ali1intercesssione della Madre di Dio, l'invocazione dell'intervento del soprannaturale che regola la nostra esistenza su questa terra, i cui frutti spirituali possono essere raccolti da chi sa intensamente mantenere sempre viva nel proprio cuore l'inestinguibile fiamma della venerazione e della filiale devozione alla Madonna,dedicandole i sospiri e le speranze dell'animo.
Non a caso la necessità della "riscoperta" degli ex voto custoditi nel Santuario della Madonna delle Grazie di Monteodorisio, è avvenuta nel centenario della costruzione del Santuario e in occasione della solenne festa nella prima domenica di settembre 1995. Un evento di grande portata, proprio per onorare nel modo giusto la Madonna che è anche appropriata finalità del ruolo che svolge il Santuario.
Un ruolo missionario per vocazione, proteso a promuovere opere di fede e di carità da inserire, quali edificanti altari di elevazione della povertà in cui la moderna società si dibatte nella illusoria ricchezza alimentata dallo sfrenato consumismo.
Un ruolo sorretto da iniziative spirituali tanto indispensabili al nostro tempo che dalla pietà popolare attende ampie sollecitazioni per un più incisivo recupero dei valori morali e sociali. Un ruolo che contribuisce efficacemente al più intenso risveglio della fede e della preghiera. Ed è auspicabile che, attraverso un più accurato esame delle opere e delle immagini che costituiscono gli ex voto, così caratteristiche e significative, possa risvegliarsi un più intenso amore verso la Madonna per il completo rinnovamento cristiano del nostro popolo.
GIUSEPPE CATANIA
Traspare, infatti, nella composizione pittorica, l'accento marcatamente spirituale dell'opera d'arte che è, altresì, un ulteriore motivo di pregio intrinseco del fenomeno della tavoletta votiva, inserito in quel filone tipico della cultura e della storia del culto della Madonna, attraverso cui è possibile anche trarre elemento di ulteriore pregio.
La tavoletta votiva esprime, peraltro, un singolare aspetto di un momento particolare, personale, irripetibile, che non può essere ceduto o paragonato come - una qualsiasi opera di pittura, perché ha una sua ben precisa destinazione: voto per grazia ricevuta, avulso da qualsiasi mecenatismo che ne possa garantire la sopravvivenza, ovvero al di fuori della sfera dei mercanti d'arte, che, attraverso le esposizioni in gallerie, ne ingigantiscono il valore quale merce di scambio.
L'ex voto,infatti, è un'opera d'arte eseguita per essere collocata nella sede del culto della Madonna, per far parte integrante di quella espressione che si identifica nella popolare devozione dei fedeli.
E’ 1'identificazione, quindi, dell'immagine come documento descritto di un aspetto esteriore che ha il fine di interpretare un momento "rivelazione" in cui è venuto a trovarsi il soggetto, per far sì che la rappresentazione diventi anche sorgente emozionale e spirituale della realtà.
Si tratta,in sostanza,di un preminente momento mistico che racchiude un preciso messaggio spirituale, oltre a rappresentare una concezione di rito tutta particolare, tradotta mediante l'ex voto "per grazia ricevuta", come testimonianza di fedeltà alla vita,quale elemento anche di cultura del nostro popolo profondamente radicato negli affetti della grazia mediante la preghiera piena di fervore, intinta nella raffigurazione della tavoletta votiva; vuole essere, soprattutto, anche se con tratti semplici, ma egualmente suggestivi, l'espressione più qualificante del cosiddetto "miracolo dipinto" da tramandare, sotto forma documentale, alla posterità,per sollecitarne l'interesse e l'attenzione.
Perché,alla "base della concezione umana,c'è sempre la propensione ali1intercesssione della Madre di Dio, l'invocazione dell'intervento del soprannaturale che regola la nostra esistenza su questa terra, i cui frutti spirituali possono essere raccolti da chi sa intensamente mantenere sempre viva nel proprio cuore l'inestinguibile fiamma della venerazione e della filiale devozione alla Madonna,dedicandole i sospiri e le speranze dell'animo.
Non a caso la necessità della "riscoperta" degli ex voto custoditi nel Santuario della Madonna delle Grazie di Monteodorisio, è avvenuta nel centenario della costruzione del Santuario e in occasione della solenne festa nella prima domenica di settembre 1995. Un evento di grande portata, proprio per onorare nel modo giusto la Madonna che è anche appropriata finalità del ruolo che svolge il Santuario.
Un ruolo missionario per vocazione, proteso a promuovere opere di fede e di carità da inserire, quali edificanti altari di elevazione della povertà in cui la moderna società si dibatte nella illusoria ricchezza alimentata dallo sfrenato consumismo.
Un ruolo sorretto da iniziative spirituali tanto indispensabili al nostro tempo che dalla pietà popolare attende ampie sollecitazioni per un più incisivo recupero dei valori morali e sociali. Un ruolo che contribuisce efficacemente al più intenso risveglio della fede e della preghiera. Ed è auspicabile che, attraverso un più accurato esame delle opere e delle immagini che costituiscono gli ex voto, così caratteristiche e significative, possa risvegliarsi un più intenso amore verso la Madonna per il completo rinnovamento cristiano del nostro popolo.
GIUSEPPE CATANIA
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