"La superba
squadra studentesca", con questo titolo il periodico Histonium, diretto da Espedito Ferrara,
in un articolo del 12 maggio 1958, sottolineava la quarta affermazione
consecutiva dei campionati studenteschi di atletica leggera, della squadra
dell'Istituto Tecnico Palizzi allenata dal Prof. Nicola Scolavino (1910-1969).
Non una semplice affermazione, ma un vero e proprio dominio nei confronti delle
sedici squadre avversarie, grazie ai 217 punti conquistati (l'anno precedente i
punti totali erano stati 186) e con un distacco di ben sedici lunghezze imposte
alla seconda classificata, l'Istituto Industriale Savoia di Chieti, l'acerrima
nemica.
Questi i nomi dello squadrone dei "corvi neri" di
atletica leggera, così come venivano chiamati gli atleti vastesi per la divisa
totalmente nera indossata, anche perché portava fortuna alla squadra e iella
agli altri concorrenti: Achille Muratore, Domenico Crognale, Manlio Garibaldi,
Cesario Cinquina, Antonio Ivoi, Nicola Buda, Emilio Santoro, Antonio Boselli,
Pasquale Tettamanti, Fernando Scopa, Aldo De Santis, Michele Pollutri, Antonio
Di Gennaro, Giuseppe Menna e Michele Miele.
"Dietro il
sorriso di soddisfazione di questi cari ragazzi", si legge nell'articolo
del
20 foto storiche >>>
1958 pubblicato sull'Histonium, "ancora
una volta vincitori delle olimpiade provinciale, i quali hanno dimostrato una
volontà di ferro rispondendo consapevolmente ai rigidi precetti della severa
preparazione, vi è il volto austero, illuminato ora da un grande sorriso, del
prof. Scolavino, che ha frustato muscoli e spiriti nel campo marzio
dell'allenamento, che ha spronato gambe, braccia ed animi, che ha plasmato come
una statua degna del foro il gruppo atletico dell'istituto Commerciale e
Geometri di Vasto".
Nelle prove disputate alla "Civitella" di Chieti,
si ricorda l'affermazione di Achille Muratore nel lancio del peso con la misura
record dei campionati provinciale di 13,56 metri, seguito all'altro vastese
Domenico Crognale con 12,43, per una doppietta storica; nel salto in alto Scopa
e De Santis si sono piazzati al 4° e 7° posti. Nelle gare pomeridiane, vittoria
e record di Cesario Cinquina nel salto in lungo, con la misura di 6,24 metri,
seguito dal buon quarto posto di Antonio Aprile. Negli 80 metri ad ostacoli
Antonio Ivoi e Michele Pollutri si piazzano rispettivamente al 1° e 6° posto:
il vincitore ha fermato il cronometro a 11' e 4", mentre negli allenamenti
aveva fermato il cronometro a 10' e 8". Una flessione sul punteggio si
ottiene con il lancio del disco, a causa di una preparazione non ottimale di
Antonio Di Gennaro e Giuseppe Menna, che ottengono l'8° e il 12° posto, ed
anche negli 80 metri piani, dove un discutibile giudizio dei giudici relega
Nicolantonio Buda e Emilio Santoro al 5° e all'8° posto. Va meglio sui 1000
metri piani con Manlio Garibaldi e Michele Miele con il 3° ed il 5° posto, ed
alla staffetta finale della 4x100 con la netta vittoria della squadra vastese
con il tempo di 47"3. "Al
segnale", si legge ancora sull'Histonium,
"il quartetto Nicolantonio Buda -
Emilio Santoro - Antonio Boselli - Pasquale Tettamanti scatta impetuosamente. I
bravi atleti non corrono, ma volano, sorprendendo tutti, concorrenti, alunni,
docenti e pubblico. I simpatici studenti teatini intuiscono l'ammirazione
generale e la traducono cantando il ritornello della notissima canzone in voga:
Volare".
Dopo la netta affermazione alla Civitella di Chieti, allo
squadrone dei corvi neri è stata regalata una meritatissima gita premio alle
Grotte di Castellana.
"Erano quelli i
tempi in cui per gli studenti del Palizzi", scriveva Giuseppe Forte in
un articolo sullo squadrone nero, "le
lezioni di educazione fisica non erano un momento di relax e di svago.
Scolavino pretendeva sempre e comunque il massimo impegno dai suoi studenti
che, nel corso degli anni, diventano i suoi figli. Sì, perché quel docente
aveva in sé una carica emotiva ed una concezione molto personale
dell'applicazione allo sport che non poteva coinvolgere i giovani di allora che
lo ascoltavano e lo seguivano con grande interesse".
Dello stesso parere è Emilio Santoro, uno degli atleti della
superba squadra del Palizzi, fiero della propria divisa e delle mitiche scarpe
da tennis "Ursus". "Le
gare studentesche erano un ottimo sistema per tenere impegnati i giovani
studenti", ricorda Emilio Santoro, velocista vastese, "Aiutavano ad occupare il tempo in modo
corretto con disciplina e sacrifici. Allenamenti costanti senza alcuna sostanza
dopante. Ricordo solo l'odore negli spogliatoi del «Linimento Sloan» una specie
di olio che si spalmava sulle gambe con la speranza che faceva miracoli… e lo
usavano tutti. Essere stato un alunno del Prof. Scolavino può solo farmi un
immenso piacere. Ricordo i suoi brontolii, la passione che metteva in ciò che
faceva. Era un padre severo per tutti noi della squadra. Un episodio curioso. Ogni
volta che si andava a Chieti con il pullman, arrivati alla curva da dove si
vedevano i primi palazzi, il Prof. Scolavino a voce alta e in dialetto diceva: «picchissiccise
a te e chi ti cià piandate». Una volta
con tutta la squadra d'accordo, arrivati alla solita curva, a voce alta lo
abbiamo anticipato urlando in coro la stessa frase. Gli veniva da ridere ma
voleva dimostrarlo".
Un sincero ringraziamento all'amico Emilio Santoro, per la
sua testimonianza e soprattutto per aver fornito le straordinarie foto inedite
scattate durante gli allenamenti allo Stadio Aragona e durante la gita alle
Grotte di Castellana.
Lino Spadaccini
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