mercoledì 27 maggio 2015

Successo del convegno Lions Vasto Host su Mattioli: il credito come elemento di crescita, ma anche di inclusione sociale

 Ha parteciparo il v.presidente del CSM Giovanni Legnini






Convegno di studi a Vasto : l’insegnamento di Raffaele Mattioli in un tempo di crisi Interessante convegno con relatori di eccezione ieri, a Vasto, presso l’Auditorium del Polo Liceale “R. Mattioli” su un tema coinvolgente e quanto mai attuale, in questo periodo di crisi che ha attraversato ed ancora attraversa l’Europa.

Presenti Autorità civili, militari, diverse classi di alunni della Scuola ospitante e di altre Scuole Superiori di Vasto, soci Lions del Club Vasto Host, organizzatore del Convegno e di altri Club Lions che operano a Vasto. Presenti anche molti Avvocati e Dottori Commercialisti di Vasto e del territorio in rappresentanza dei due Ordini professionali. Ha aperto gli interventi del Convegno la Dirigente scolastica della Scuola ospitante intitolata al grande vastese che il Lions Club ha voluto solennemente ricordare in occasione del 120° della sua nascita, Prof.ssa Avv. Silvana Marcucci che ha portato il saluto della comunità scolastica. E’ seguito il consueto cerimoniale introduttivo dei Lions condotto dalla cerimoniera del Club, Silvana Di Santo, con l’esecuzione degli inni e la lettura della Mission di questa Associazione internazionale. quindi il Presidente della Zona A della 6a Circoscrizione Lions, Antonio Cocozzella, ha portato il saluto del Distretto 108 A ed il Sindaco di Vasto, Dott. Luciano Lapenna, quelli della Città. 

L’On.le Maria Amato nel suo breve intervento ha esaminato alcuni aspetti peculiari della figura del grande banchiere di Vasto, l’”economista eretico”, l’uomo di cultura e mecenate, la cui grande apertura mentale ed il buon senso gli consentivano di dialogare con tutti. 

Il Dott. Stefano Schirò, Presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, ha poi sottolineato che in tempo di crisi occorre coniugare il rigore delle finanze con le oggettive esigenze dell’efficienza. Riferendosi al pensiero di Raffaele Mattioli, aperto a tutte le ragioni esistenziali intese come predisposizioni dell’intelletto alle esigenze del Paese, ha auspicato che con lo stesso spirito possano esserci degli apporti positivi nel settore della Giustizia, per l’Abruzzo e per Vasto.

L’On.le Avv. Giovanni Legnini, V. Presidente del CSM che ha presieduto il Convegno ha delineato la figura poliedrica di Mattioli con le sue aperture mentali ed il buon senso innato rivendicate dallo stesso come quasi naturali e presenti in un “abruzzese della marina” come egli stesso amava definirsi. Ha presentato la sua visione della banca intesa come “sacrestia del capitalismo” ed il suo monito a “non prestare attenzione a ciò che i banchieri dicono ma a ciò che i banchieri fanno”.

La Presidente del Club organizzatore, Avv. Giuseppina Di Risio, ricordando come Mattioli sia stato un faro ed una guida per tutta la cittadinanza vastese ha introdotto la seconda parte delle relazioni programmate. Il Dott. Bruno Giangiacomo, Presidente del Tribunale di Vasto ha tratteggiato i 47 anni vissuti da Mattioli in COMIT da Amministratore delegato prima e da Presidente dal 1960; ha ricordato il Mattioli dell’IRI e di Mediobanca e la sua idea di una banca mista che eserciti l’attività propulsiva di investimento anziché un capitalismo assistito. Ha inoltre parlato del Mattioli creatore di un centro di analisi economica e finanziaria in COMIT con un gruppo di studi formato da giovani economisti come Malagodi, La Malfa ed altri, del suo mecenatismo illuminato, della sua Presidenza del Centro italiano di studi storici, dopo la morte di Benedetto Croce. 

Il Prof. Francesco Vella, Ordinario di Diritto Commerciale presso l’Università di Bologna ha affermato la necessità da parte dello Stato, secondo la visione di Mattioli, di recuperare sì i mercati all’interesse generale ma anche il suo ruolo in una politica economica concreta, tornando ad essere protagonista nelle scelte come motore dello sviluppo economico. Il monito di Mattioli circa la funzione della Banca è che quest’ultima dovrebbe “incoraggiare gli esitanti ed assistere gli audaci” impegnandosi a scommettere sulle iniziative di alcuni nella concessione del Credito. Occorre premiare i tentativi di innovazione andando oltre i risultati di bilancio per fare del credito un elemento di crescita e di inclusione sociale. Abbastanza contrario il Mattioli, al credito agevolato perché l’aiuto dello Stato deve essere solo un “ricostituente” e non l’essenza stessa del mantenimento in vita dell’impresa.

Il Prof. Massimo Amato, Associato di Storia Economica all’Università Bocconi ha fatto un’analisi della situazione attuale chiedendosi quali sarebbero stati i comportamenti di Mattioli , oggi, in questo periodo di crisi. Secondo il relatore, Mattioli avrebbe adottato la logica “pubblica” della Banca ricordando, come diceva Einaudi, che la Banca non è un’impresa ma è al servizio dell’impresa. Dare tutto a tutti senza un’accorta selezione dei destinatari porta al default non solo delle imprese deboli ma anche di quelle forti. Non occorre certamente nazionalizzare le Banche ma serve abbandonare la logica dell’universalità di esse per tornare alle specializzazione nelle concessioni di credito ed esercitare una maggiore sensibilità nei confronti degli interessi territoriali.

Il Dott. Giangiacomo nel trarre le conclusioni sui contributi dei diversi relatori ne ha sottolineato gli aspetti salienti affermando che l’economia non deve produrre danaro ma essenzialmente servizi e ricordando il monito di Padoa Schioppa a non rincorrere sempre l’emergenza in economia perché resterà sempre emergenza.

Vasto, 26 maggio 2015

Per ulteriori informazioni: Raffaele Anniballe - tel. 347 9354767

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