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Sin dall’antichità Vasto è nota per la sua attività marinara e la pesca, in particolare, quale prevalente risorsa per la sua popolazione.
Poeti e pittori hanno celebrato nelle rime e nelle tele, e musicisti hanno composto brani quanto mai suggestivi, che fanno parte del folclore locale, il fascino del mare di Vasto e le specialità del suo famoso "brodetto di pesce alla vastese", che
continua ad essere il “do” di petto di quella che possiamo definire la massima espressione canora della tipica gastronomia locale.
Il mare di Vasto, come ricorda Luigi Marchesani nella sua "Storia di Vasto" (1838), "è popolato da numerose specie di squisiti pesci i quali formano le ordinarie vivande delle nostre mense, ristuccate de' polli e de’ pingui agnelli, ma un poco desiderose di vitelli e di bue. Basti l'intendere che l'ordinario valore di once quarantotto di cefali, di merluzzi e di triglie non eccede la grana 10; che i pesciolini cambiansi per frutta; che alle mense difficilmente presentansi i polpi; che lo storione e il rombo vivono nelle nostra onde. Non le conchiglie e i crustacei, ma l'arte e il tempo a prenderle mancano. Questa felice terra provvede di pesce i vicini distretti; gli è vero che le barche da pesca o paranze appartenenti a’cittadini non poche, ma la facilità della vendita attira qui le barche di Termoli, di S.Vito, di Ortona".
Ancora fino a pochi anni fa, quella che possiamo definire ormai l'ultima stirpe dei pescatori di Vasto, usava andare alla pesca di un tipo di pesce localmente detto "pesce ménnele”, ossia pesce mandorlo. E’ la "Ménola” o “Ménnola” (Spicara maena), un pesce di piccola taglia, ma assai prolifico, che, annualmente depone milioni di uova sui fondali rocciosi del mare antistante la costa vastese.
In modo particolare nidifica in due zone note come "Aspra", località dove sorgeva la mitica città omonima scomparsa per ignoto terremoto, dove esistevano edifici ed un porto, ancor oggi visibili in due gruppi di ruderi che risalgono all’epoca pre-romana. "Una zona Aspro - rileva Ettore Zimarino in un suo studio dal titolo "La pesca a Vasto-Istituto Sperimentale per l'igiene e controllo veterinario della pesca -1966" viene denominata "Aspro di Vasto" o del "Fosso", l'altra viene denominata "Aspro di Punta Penna". Gli "Aspri" vengono localizzati mediante gli allineamenti e la profondità del mare (scandaglio). L'Aspro del Fosso si trova sull'allineamento Monteodorisio col Faro di Punta Penna, alla profondità di 38 braccia (60 metri circa). Ci si può trovare sulla stessa zona Aspro, anche seguendo l'altro allineamento Monteodorisio-Chiesa di Punta Penna."
I pescatori di Vasto - quelli più anziani che una volta erano facilmente rintracciabili lungo il bastione del Muro delle Lame, intenti a scrutare il mare, nella caratteristica pelle arsa dalla salsedine - sapevano a memoria la disposizione e il numero dei "massi" che si trovano sul fondo all'Aspra. E sapevano anche come calare le reti esattamente nel vano corrispondente al corso delimitato dalle costruzioni. Le reti erano a strascico, ma, a differenza di quelle tradizionali, e la perizia stava proprio nell'individuare il corso delle antiche strade ed evitare che si impigliassero negli anfratti e negli scogli sommersi. Con tale sistema i marinai di Vasto, in questo periodo, riuscivano (ed anche oggi riescono) a trarre a riva una grandissima quantità di "mennola". Alcuni anziani pescatori ricordano di avere, con una sola "calata", preso anche 50 quintali di pesce.
Cosi preso il "pesce mandorlo" viene consumato fresco oppure cucinato in vario modo; in passato molti usavano conservarlo anche mediante marinatura.
Una volta al mercato ittico, in questi giorni, si assisteva ad una insolita animazione.
E si comprendeva subito che i marinai avevano fatto buona pesca: sui banchi di vendita, in grande quantità c'era “lu pesce ménnele", ed il vociare degli imbonitori era così continuo ed assordante che si era costretti ad andare a guardare, non solo per curiosità, ma anche per comperare, perché spendendo poco si riusciva a preparare un piatto molto gustoso.
GIUSEPPE CATANIA
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