lunedì 16 maggio 2022

Maggio mese della Madonna: i ricordi dell'anno mariano 1954

Rilanciamo un articolo del compianto Giuseppe Catania 
 A Vasto e nei centri del vastese fervore di fede delle popolazioni devote

di GIUSEPPE CATANIA

EDICOLA MARIANA in piazza Caprioli
(foto Lino Spdaccini)
II culto Mariano a Vasto trova conferma attraverso i secoli e i fedeli vastesi non mancano, nel mese di maggio, dedicato alla Madonna, a questo appuntamento in un clima di rinnovamento e di conversione, i cui segni sono radicati profondamente nella nostra gente.

La devozione ‘mariana' ebbe, nel 1954, anno santo, un tangibile movimento di fede e di amore verso la Madonna.

L'8 dicembre venne celebrato l'atto di consacrazione alla Madonna della Chiesa Cattedrale di San Giuseppe. Tutti i cuori dei vaste si e delle genti dei centri viciniori, batterono all'unisono, mentre la fiamma della passione mariana divampò negli animi, in uno slancio di mistica invocazione verso Colei che dall'alto guarda con occhi benigni i suoi devoti.

Maggio mese dedicato a Maria Santissima Madre del Redentore. Fu nel secolo XIII che il re di Castiglia e Leon, Alfonso X il Saggio, cominciò ad associare la Madonna al mese di Maggio. Infatti, ne "Las cantigas de Santa Maria" così è
cantata la Madonna: "Rosa delle rose, fiore dei fiori, donna fra le donne, unica Signora, Tu luce dei Santi e dei cieli via."

Anche San Filippo Neri educava i giovani a ornare di fiori l'immagine della Vergine durante il mese di Maggio. Si cantavano le litanie "lauretane" e si coronava la statua della Madonna con rose.

Nel 1725 il gesuita Dionisi pubblicò il "Mese di Maria" con le pratiche devozionali e con l'offerta, a conclusione del mese, del proprio cuore alla Vergine Madre di Dio.

Nel 1955 a Vasto si registrò un eccezionale risveglio di fede e devozione alla Madonna, in occasione della "Peregrinatio Mariae" ad iniziativa della comunità parrocchiale della Cattedrale di San Giuseppe.

La statua della Madonna, uscita dalla chiesa, venne portata in solenne processione lungo le strade della città e a turno venne poi ospitata in casa da molte famiglie, a testimonianza della vocazione e della intensa fedeltà verso la Madre Celeste, per uno spontaneo slancio e per un fervido ritorno a Maria, quale mezzo di rinnovamento della spiritualità mariana di cui i devoti vastesi, da secoli continuano ad offrire fulgidi esempi.

Memorabile la "riscoperta" vocazionale del "Marialis cultus" legato indissolubilmente al Vangelo. Il recupero della fedeltà a Maria, che sottolinea ancora l'emblema dell'anno mariano, è perciò motivo di conferma dello slancio che i vastesi da sempre dimostrano per la Vergine, finalizzato al centralismo del Cristo, in quanto la Madonna è mediatrice di Grazie.

La "peregrinatio Mariae" del 1955 fu sottolineata, oltre che dal rinnovamento del culto, attraverso intense preghiere collettive ed in seno alle famiglie, durante la permanenza della statua della Vergine ospite nelle case del quartiere, dalla posa, in alcuni edifici della Città, di edicole votive mariane (FOTO), per testimoniare che l'immagine della Madonna, simbolo di più intensa spiritualità e dedizione, è stata ospitata in quella famiglia, quale autentica manifestazione di fede e di ineguagliabile motivo di purificazione per la collettività.

Oggi quelle edicole votive sono un segno indelebile della presenza di Maria Vergine ed un valore molto significativo e più intenso per un nuovo movimento popolare la cui méta, che è il "ritorno a Maria", è l'obiettivo essenziale che ognuno anela per la sicura salvezza dell'anima. Il nome della Madonna, nella tradizione cristiana, ha assunto innumerevoli appellativi per esaltarne la gran de luce che Ella spande sul mondo: LUCIS CREATOR OPTIME. La Madonna è "Ponte della nostra gioia", "Splendore di Grazia", “Porta del Cielo”, "Stella del Mattino", attributi questi che, insieme a tanti altri, sono usati per invocare la Mamma del Redentore.
La Madonna è chiamata anche "Stella del Mare", che, nella concezione popolare è identificata ad un Astro celeste "Lucia creator optime" che influisce a placare la furia del mare e allontanare le luttuose e tragiche burrascose conseguenze dei flutti.

Nella devozione dei fedeli è sempre presente la speranza che l'intercessione della Mamma Celeste "Stella del Mare" sia l'unica salvezza e fonte di carità per i naviganti e sicuro rifugio al mare tempestoso.




GIUSEPPE CATANIA






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