IL SANTO ROSARIO MEDITANDO IL TEMA DEL BATTESIMO Bella iniziativa presso la Parrocchia dell’Incoronata in questo mese di maggio, dedicato a Maria: l’invito ai fedeli di recitare il S. Rosario meditando il tema del Battesimo. Padre Eugenio Di Giamberardino ha
preparato cinque intense riflessioni per far riscoprire la bellezza di essere cristiani, alla luce di Maria. E questo perché oggi, per la tendenza a ridurre tutta la vita dell'uomo soltanto alla dimensione terrena, escludendo o minimizzando il riferimento a Gesù Cristo, diventa sempre più urgente riflettere sul Battesimo e sugli altri Sacramenti, per coglierne il significato profondo, in quanto atti di Cristo, affidati alla Chiesa e indirizzati a formare la comunità cristiana.
Nel primo
Mistero si
è approfondito
come il Battesimo che Gesù ha voluto
ricevere da Giovarmi Battista presso il fiume Giordano è la prima occasione in
cui Egli, dopo circa trenta anni vissuti a Nazaret in una vita ordinaria, umile
e laboriosa entra nella scena pubblica, si mostra solidale con i peccatori e
proclama apertamente di essere il Messia preannunciato dai Profeti. Il cammino intrapreso da Gesù è
caratterizzato dall'abbassamento, dall'umiltà, dalla misericordia per gli
uomini, e cosi egli rivela l'amore misericordioso di Dio. Gesù si mescola con i
peccatori per prendere su di se i loro peccati e donare loro il perdono, si
immerge nell'acqua per conferire ad esse la capacità di purificare dal peccato
nel sacramento del battesimo.
Nel
secondo Mistero è
stato sottolineato
che il Battesimo ci fa entrare a far
parte della Chiesa: ci libera dal peccato, ci rigenera come figli riconciliati
con Dio, ci incorpora a Cristo, ci fa diventare sue membra, ci rende partecipi
della Chiesa e della sua missione. Il battesimo è il sacramento che per la fede
in Gesù, Figlio di Dio, ci fa "rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo".
Applica a noi i meriti dell'incarnazione, passione, morte e risurrezione di
Gesù e donandoci lo Spirito Santo, ci riconcilia con Dio e ci rimette nella
condizione in cui si trovavano Adamo ed Eva prima del
peccato.
Si diventa cristiani con la fede in Gesù
Cristo e con il Battesimo. Più precisamente si diventa cristiani con il
Battesimo, ricevuto "come lo dà la Chiesa", che celebra il Battesimo nella fede
in Gesù Cristo. I sacramenti sono chiamati "sacramenti della fede" perché non
solo suppongono la fede, ma con le parole e gli elementi rituali la nutrono, la
irrobustiscono e la esprimono.
Il terzo
Mistero ha
ricordato che
i genitori cristiani facendo
battezzare i loro figli prendono l'impegno di educarli nella fede con la
testimonianza della vita e la consapevolezza che un figlio, come entra a far
parte della propria famiglia sin da quando è concepito, così può entrare a far
parte della comunità cristiana già da
bambino.
La Chiesa, tenendo conto delle
Scritture, insegna che come "per la colpa del primo Adamo, tutti siamo
diventati peccatori, cosi per l'opera di Gesù, "Nuovo Adamo", tutti siamo stati
riconciliati con Dio". Nel Battesimo dei bambini, più che in quello degli
adulti, emerge con evidenza che nasciamo col peccato senza nostra colpa, nel
Battesimo ci viene tolto senza nostro merito, ma per la redenzione operata da
Gesù.
Il battesimo dei bambini da una parte fa
risaltare l'amore gratuito di Dio che chiama l'uomo a vivere in comunione con
Lui, senza chiedergli nulla in cambio, dall'altra chiama i genitori ad
assumersi la responsabilità di curare l'educazione cristiana dei figli, almeno
fino al momento in cui questi saranno in grado di ratificare personalmente il
Battesimo ricevuto. Il Battesimo non deve essere ridotto a un episodio che si
vive nello spazio di mezz'ora e poi finisce, ma indica l'inizio di un cammino
che impegna tutta la vita.
Nel
quarto Mistero sono
state richiamate
le parole di Gesù a Nicodemo che
presentano il Battesimo come una "seconda nascita": "Se uno non nasce
dall'acqua e dallo Spirito Santo non può entrare nel regno di Dio" (Gv 1, 5).
Non si tratta di una nascita da "carne e da sangue" ma di una nascita "da Dio",
una nascita nello Spirito.
Col battesimo Gesù ci associa
intimamente a sé e, uniti a Lui, ci fa diventare figli di Dio, in modo che Egli
continua a vivere e operare per mezzo di coloro che ha associati a sé col
battesimo.
Le azioni e le sofferenze del
cristiano assumono lo stesso valore delle azioni e delle sofferenze di Cristo.
In tal modo Gesù continua a vivere e operare per mezzo di coloro che, mediante
il battesimo, Egli stesso ha uniti alla sua morte e risurrezione.
Il quinto Mistero ha stimolato un’importante riflessione: la nuova creatura che rinasce dal Battesimo è una
persona, che ha ricevuto il dono dello Spirito Santo, nella quale Gesù Cristo,
morto e risorto ha distrutto il peccato e ha comunicato la vita nuova, in vista
di una "missione" da svolgere nel mondo, che è quella di annunciare a tutti il
Vangelo. Il Battesimo è il sacramento che incorpora gli uomini alla Chiesa, li
edifica come abitazione di Dio nello Spirito, ed è vincolo sacramentale di unità
fra tutti quelli che lo ricevono.
Con il Battesimo ogni cristiano
diventa partecipe del sacerdozio di Cristo. Questo sacerdozio comune a tutti i
battezzati, distinto dal sacerdozio ministeriale o gerarchico, conferito dal
sacramento dell'Ordine, ìndica che tutti i cristiani, per il battesimo, sono
consacrati e associati a Gesù, unico sacerdote della nuova alleanza, per cui
devono offrire a Dio, quali sacrifici spirituali, tutte le loro opere e anche se
stessi.
Per rimarcare che il Battesimo è il
sacramento della fede della Chiesa e della incorporazione al popolo di Dio, la
liturgia raccomanda che il Battesimo sia normalmente celebrato nella chiesa
parrocchiale e indica la domenica come il giorno più adatto per celebrare
questo sacramento, in modo che la comunità parrocchiale possa prendere parte
alla sua celebrazione.
LUIGI
MEDEA
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