Oggi è San Giuseppe, tanti auguri agli amici che portano tale nome e a tutti i papà. Il consumismo ci ha fatto perdere la dimensione spirituale della giornata. Giovanni Paolo II l'aveva scelta come momento di incontro con il mondo del lavoro. Un anno, il 1983, ha visitato anche i papà lavoratori di San Salvo.
La collega giornalista Ines Montanaro ci ha nviato una riflessione che volentieri proponiamo ai nostro lettori
Giuseppe, Santo dell’impossibile, che ha reso possibile il “TUTTO” per amore di una Donna
Il carpentiere che - smagliando il tricot della Legge/Dottrina - ha capovolto le sorti dell’umanità
Oggi è la festa del più grande
dei santi, di colui che, accogliendo Maria,
insieme a Lei ha custodito per noi il Cristo.
Una premessa la mia, che, cela un oceano sconfinato di
venerazione/ammirazione per questo giovane,
il
Giuseppe era ebreo, ed ebreo “giusto”
(Mt 1,19) dunque, Osservante della Legge
che avrebbe – volendo - con poche parole
mettere in pratica le regole della sua appartenenza religiosa - con lo zelo di tutti gli osservanti - contro la sua fidanzata: la condanna a morte per mezzo della furiosa e omicida
sassaiola che, con un termine più
ricercato, siamo soliti chiamare
lapidazione, sassi grandi e tirati con
violenza sulla condannata, fino alla morte, al suo accasciarsi senza vita. Egli,
invece, per fede e per amore, trova una prima via d’uscita tra le maglie
durissime della Legge mosaica pensando ad un ripudio segreto, poi rompe
ogni schema legale prendendola con se,
assumendosi agli occhi del
paesetto, di essere il responsabile di
quella gravidanza, tacitando la Legge nella sua coscienza dando spazio alla
misericordia per andare..oltre la Legge,
anzi, cercare la sua perfezione nel suo
cuore e non nelle prescrizioni, proprio
come fece Gesù in seguito.
L’Amore, è capace di ogni meraviglia,
compresa quella di ..abolire ogni
“ordinamento giudiziario”, per
donare a “se stesso” la pienezza e il
compimento che Dio ha stabilito e scritto nel cuore di ognuno di noi. Bisogna, però, amare alla follia una
donna che stai per sposare a breve e ti confessa di essere incinta, con la
piena consapevolezza che non è “..cosa
tua” per poter comprendere appieno il
cuore di Giuseppe. Quanta rabbia di maschio ferito, quanta umiliazione, quanti
scherni avrà dovuto subire e .. rimuginare dentro di se ?. Il Vangelo tace ma,
certi sentimenti e processi umani,
sono facilmente intuibili, nati con
l’uomo e non si estinguono mai.
Si, nella vicenda sono
intervenuti messaggeri divini che hanno sconfitto i timori reciproci, ma..è lo straordinario amore per Lei che non gli ha fatto chiudere il cuore ai
segni che Dio gli inviava. Un sentimento – quello del giovane - che è stato “oasi” nel deserto dei suoi
pensieri in fiamme, il luogo dove ha potuto dissetare e nutrire il suo “Si” a
Dio , un “Si” non meno grande di quello di Maria, un assenso divino inscritto nella sua umana decisione, un amore/sorgente dove anche l’angelo suo e quello di Lei si saranno
dissetati prima di rivelare l’arcano.
Tutto e tutti Giuseppe ha sfidato per Maria: parenti, amici, sinagoga, benpensanti, disinformati,
atei/devoti, maliziosi, bizzoche, comari..”i soliti” di ogni tempo ed ogni
luogo: il “gazzettino del villaggio” al completo. Tutti si, ma soprattutto
sfidò se stesso, fino a quando egli,
in quelle lacrime che bagnarono gli
occhi di lei quando gli raccontò “il fatto”,
vide ..le perle di luce della sua innocenza.
Molti fanno fatica a credere ad una
gravidanza ..caduta dal cielo ma, solo..
un po’ meno del “bimbo che ..porta la cicogna”,
chi ha fede in Dio però ..No !. Giuseppe e Maria, non erano personaggi
di una tenera favola, ma creature umane
che credettero.. nell’impossibile umano che è
Normalità per Dio.
***
Oggi che è la tua festa, scrivo a te
e per te, Giuseppe, a te che
conoscevi le Scritture e sapevi – come l’angelo - che ..nulla è impossibile a Dio (Lc 1,37).
Cosa c’era di male se Gesù nasceva dall’amore tuo e di Maria
?. Io credo nulla, come pure se era
frutto di una qualsiasi situazione
umana in cui Maria fosse rimasta coinvolta.
Ma, la tua fede come la nostra, dicono.. “No”, niente di tutto questo. Il Dio dell’impossibile ci ha lasciato questo segno eterno della
Sua potenza muovendosi nella Sua
Libertà: Lui, il
Padre che ci ha
creato per Amore e tutto ci ha donato, con la gravidanza di una ragazza che non conosceva
uomo, ha voluto dirci: vi voglio bene, vi dono mio Figlio per salvarvi, ma..di
te, uomo, posso anche fare a meno: Io sono
il Signore Dio tuo che ..ti spiazza. Giovanni Battista dirà ai Farisei: “ e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio
può far sorgere figli di Abramo da queste pietre. (cfr Mt 3,9). Dio
ha scelto Maria e Giuseppe ma, poteva far nascere il Cristo anche da una
pietra.
Giuseppe tante cose fanno la tua
grandezza, ma è la fede nel Dio che “confonde”: i nostri progetti e le nostre vie, come fece con le tue e, soprattutto, l’amore per quella Ragazzina incolpevole che hanno fatto di te
il più grande dei santi e il Patrono della Chiesa.
Ti vogliamo bene Giuseppe, tanto, davvero,
la tua fede e il tuo Amore per Maria e il Bambino, hanno..spiazzato per
sempre in noi ogni ragionamento, per far
posto al tuo, al mio, al nostro “Si”, al
nostro Dio.
Ines Montanaro
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