Lo storico e scrittore vastese Carlo Marchesani aggiunge un'altra perla alle sue molte pubblicazioni sulle tradizioni popolari vastesi con il volume "Tradizioni medievali legate al culto di Sant'Antonio Abate-alcuni riferimenti storici in Abruzzo e nell'antica Vasto". Un'avvincente esposizione corredata da foto ed illustrazioni per rappresentare l'origine del culto del Santo attraverso i secoli in tutto il mondo cristiano,mediante il "fuoco sacro", nonché l'istituzione dell'ordine Antoniano e la tradizionale benedizione degli animali, in uso in Italia sin dalla preistoria, e le espressioni ritualistiche medieval i, tra cui i "Mamuthones" con il temutissimo male del fuoco ardente, dalla Francia alla Sardegna,con il curioso ritmo della danza,nel!'abbigliamento tradizionale con i "sonagli" di mascelle d'asino come tramandato dal gesuita sardo P. Bonaventura Licheni, vissuto nel XVIII secolo.
Pubblicata una "ballata" dal titolo "S.Antonio dell'inverno ed il capitolo
dedicato all'ospedale Antoniano di Vasto per soccorrere i sofferenti colpiti dal terribile male del fuoco, edificato nel 1222 addossato alla chiesa di Santa Maria Maggiore, noto come Ospedale di Sant'Antonio di Vienna,che l'autore ricorda "come appare in uno strumento nei protocolli di Notar Battista Robio a dì 11 novembre 1544 sulla Confraternita del Gonfalone".
Di pregevole fattura e importanza il riferimento sul culto antoniano nelle manifestazioni popolari,con analogie alla letteratura dantesca e la chiesa dedicata al santo anacoreta a Vasto in località S.Antonio Abate. Ricordato anche il Sant'Antonio sansaIvese e quello di Vasto nelle tradizionali ballate popolari.
GIUSEPPE CATANIA
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