martedì 20 gennaio 2015

OGGI è San Sebastiano: la devozione e il noto canto

di  GIUSEPPE CATANIA

Poche e scarne sono le notizie su questo santo. Nella Passio Sancti Sebastiani del V secolo, che è quasi un romanzo storico che narra particolari episodi prodigiosi di conversioni, di discorsi in difesa della fede cristiana, si ricordano anche i supplizi cui venne sottoposto. Sebastiano nacque a Milano (mentre altri lo dicono nativo di Narbona) ed entrato nelle guardia pretoriana, raggiunse alte cariche sì da essere preferito, per la sua lealtà e fedeltà, dagli imperatori Diocleziano a Massimiliano, che lo chiamarono come guardia personale. Potè svolgere, infatti, una intensa attività a sostegno dei cristiani, sia nelle carceri che nelle famiglie, mediante assistenza e sepoltura dei martiri. Venne, però, scoperto e condannato a morte, visto che non volle negare la sua fede
cristiana, mediante il supplizio delle frecce. Lo legarono nudo ad un palo e lo colpirono con dardi sì da farlo apparire come un riccio. Credendolo morto, i carnefici lo abbandonarono, ma di notte i fedeli cristiani ne recuperarono il corpo ancora in vita. Venne così curato e riacquistò la salute. Quando i due imperatori si recarono per compiere il rito pagano sul tempio dedicato a Ercole, Sebastiano li affrontò proclamando apertamente la sua fede in Cristo. Venne nuovamente catturato e finito con la flagellazione. Il corpo venne gettato in una fogna, ma venne recuperato dalla matrona Lucina, alla quale apparve in sogno il santo per indicare il luogo dove giaceva, chiedendole di seppellirlo presso la tomba dei Santi Pietro e Paolo sulla via Appia. Il Santo, dopo la pestilenza del 680, venne eletto protettore, grazie al suo prodigioso intervento, taumaturgo contro le epidemie; quindi patrono delle corporazioni degli arcieri, degli archibugieri, dei mercanti di ferro, dei tappezzieri.

A Vasto San Sebastiano è stato eletto protettore del Corpo dei Vigili Urbani che ne solennizzano la festa nella chiesa di S. Antonio dove è la statua del Martire che risale al 1700. Come per S. Antonio Abate , compagnie di giovani vanno in giro per le case di Vasto per cantare "Lu Sande Sabbastiane".

Nessun commento: