di GIUSEPPE CATANIA
cristiana, mediante il supplizio delle frecce. Lo legarono nudo ad un palo e lo colpirono con dardi sì da farlo apparire come un riccio. Credendolo morto, i carnefici lo abbandonarono, ma di notte i fedeli cristiani ne recuperarono il corpo ancora in vita. Venne così curato e riacquistò la salute. Quando i due imperatori si recarono per compiere il rito pagano sul tempio dedicato a Ercole, Sebastiano li affrontò proclamando apertamente la sua fede in Cristo. Venne nuovamente catturato e finito con la flagellazione. Il corpo venne gettato in una fogna, ma venne recuperato dalla matrona Lucina, alla quale apparve in sogno il santo per indicare il luogo dove giaceva, chiedendole di seppellirlo presso la tomba dei Santi Pietro e Paolo sulla via Appia. Il Santo, dopo la pestilenza del 680, venne eletto protettore, grazie al suo prodigioso intervento, taumaturgo contro le epidemie; quindi patrono delle corporazioni degli arcieri, degli archibugieri, dei mercanti di ferro, dei tappezzieri.
A Vasto San Sebastiano è stato eletto protettore del Corpo dei Vigili Urbani che ne solennizzano la festa nella chiesa di S. Antonio dove è la statua del Martire che risale al 1700. Come per S. Antonio Abate , compagnie di giovani vanno in giro per le case di Vasto per cantare "Lu Sande Sabbastiane".
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