PREMESSO CHE:
l’Istituto “San Francesco d’Assisi” – Fondazione Padre Alberto Mileno sita in Vasto Marina è nata nel 1965 per iniziativa del vastese Padre Alberto Mileno, sacerdote dell’Ordine dei Frati Cappuccini d’Abruzzo;
il “San Francesco”
rappresenta il “Centro di riabilitazione funzionale polivalente” di grande importanza
per il nostro territorio, per tutta la Regione Abruzzo e,
anche per il Centro-Sud d’Italia, dove vengono trattate tutte le minorazioni
fisiche, psichiche o sensoriali dipendenti da qualsiasi causa con diverse modalità
di trattamento: residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale, domiciliare,
extramurale;
tale
struttura, nel corso di oltre 40 anni di attività, ha risposto in maniera
adeguata alle domande di salute in Abruzzo e fuori, con una progressiva
articolazione di servizi e una continua ricerca di qualità, estendendo
progressivamente il raggio d’intervento dalla disabilità psichica ad altre
forme di disabilità, in particolare neurologica, respiratoria, ortopedica,
psichiatrica e dello spettro autistico;
tutto il
personale impiegato, a partire dai
medici, infermieri, operatori socio sanitari, terapisti, logopedisti,
assistenti sociali offrono un’assistenza che ha ottenuto anche la
certificazione di qualità e, grazie alle loro eccellenti professionalità, è aumentata, nel corso degli anni, la
richiesta di prestazioni da parte dei cittadini tale da dover soddisfare tale
esigenza attraverso l’apertura anche di altri siti di Cura in Abruzzo e in
Molise come quelli di Gissi, Lanciano, Sulmona, Avezzano;
CONSIDERATO CHE:
il
Presidente della Regione Abruzzo Dott. Luciano D’Alfonso è stato nominato il 23
luglio 2014 Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi
del Settore Sanitario della Regione Abruzzo;
il
Presidente Dott. Luciano D’Alfonso con decreto del 29 ottobre 2014 n.133
indicava la data del 30 novembre 2014 entro la quale procedere alla
elaborazione di un documento tecnico finalizzato alla determinazione del
fabbisogno effettivo ed alla conseguente revisione ed integrazione del
fabbisogno della residenzialità e semiresidenzialità per Anziani non
autosufficienti, Disabilità e riabilitazione e Salute mentale individuato nel
provvedimento commissariale DC 52/2012;
la
riconversione è ancora in corso di attuazione e, pertanto, l’Istituto San
Francesco – come avviene in tutte le strutture in cui la Fondazione eroga
prestazioni – continua ad accreditare pazienti ex art. 26 Legge n.833/1978 emettendo fatture nei
confronti della ASL sulla base del tariffario previsto da tale legge;
la
competente UVM aziendale (Unità Valutativa Multidisciplinare) valuta le
predette prestazioni come riconducibili già a quelle di tipo socio-assistenziale,
come se fosse già avvenuta la riconversione;
per tali
ragioni, la Asl Lanciano /Vasto/Chieti
ha provveduto, per l’anno 2014, al pagamento delle fatture emesse dalla
Fondazione, per remunerare le prestazioni rese dall’Istituto da gennaio a
settembre 2013, limitatamente al 60% della somma spettante in attesa della
sottoscrizione del nuovo contratto per procedere al saldo, al netto delle
decurtazioni per le verifiche ispettive che hanno rilevato la presenza di pazienti
fuori setting;
stesso
discorso vale per gli anni precedenti, ed in particolare nell’anno 2009 la Asl procedeva
all’accreditamento di determinate categorie di pazienti (regime AIA, fascia A)
presso l’Istituto e, successivamente, in seguito alle ispezioni dell’UVM,
contestava la presenza degli stessi per setting assistenziale non compatibile
con la struttura e, di conseguenza, considerava la prestazione resa non
remunerabile secondo le tariffe applicate dalla Fondazione, generando un saldo
del fatturato pari ad €.242.194,49, rimasto in sospeso in attesa delle
decurtazioni;
ATTESO CHE:
ad oggi,
nonostante i numerosi incontri tra Fondazione, Istituzioni e Sindacati (CGIL e
UIL), sussistono ancora situazioni debitorie delle Asl Abruzzo (Chieti e
L’Aquila), ASREM Molise e ASL Puglia (Foggia) a danno dell’Istituto San
Francesco;
la
situazione innanzi descritta ha generato una serie di contenziosi giudiziari
aventi ad oggetto somme di ingente valore che le ASL devono corrispondere alla
Fondazione;
ad oggi,
le sofferenze finanziarie della Fondazione sono tali da non consentire la
corresponsione, ai 300 lavoratori della Casa di Cura di Vasto Marina, delle
somme dovute a titolo di retribuzione per i mesi di ottobre, novembre, dicembre
2014 e della tredicesima mensilità, esponendo così la struttura al rischio di
chiusura;
il
fabbisogno di assistenza residenziale e semiresidenziale per le disabilità e
riabilitazioni, individuato dal Commissario ad Acta nel 2012 (Chiodi) e quello
rilevato dalla ASL determina una forte riduzione dei posti letto in particolar
modo per la ASL Vasto /Lanciano/Chieti
(riabilitazione intensiva: esistenti 275; DC 52/2012 60; ASL 80 - estensiva:
esistenti 376; DC 52/2012 139; ASL 206) con l’effetto conseguente della
diminuzione delle utenze.
RILEVATO CHE:
con verbale
sottoscritto in data 10 ottobre 2014, la
ASL n.1 Avezzano/Sulmona /L’Aquila, e la Fondazione Padre
Alberto Mileno Onlus, su richiesta delle Segreterie Regionali CGIL e UIL,
giungevano ad un accordo in merito alle prestazioni erogate dalla Fondazione
presso il Centro San Domenico di Avezzano e San Francesco di Sulmona, il cui
fatturato non veniva liquidato dalla ASL competente;
in seguito
a tale accordo la ASL
Avezzano /Sulmona/L’Aquila dichiarava di provvedere al
pagamento del 70% del dovuto per gli anni 2013 e 2014 e la Fondazione , a sua
volta, di sospendere le proprie iniziative giudiziarie;
tali
accordi rappresentano l’unica strada utile da percorrere per le ASL Abruzzesi,
per cercare di porre fine ai contenziosi che andrebbero a pesare ulteriormente
sui bilanci della Sanità della nostra Regione, già sottoposta al Piano di
Rientro a causa dei i propri conti in rosso e che – ancora oggi -paga lo scotto
di una cattiva politica che, negli ultimi anni, ha governato la Sanità Regionale
solo con la priorità di far quadrare i conti senza che a ciò corrispondesse
un’offerta accettabile dei servizi convenzionati con le strutture
Riabilitative.
IMPEGNA
il Sindaco
di Vasto a farsi carico affinché il Presidente della Giunta Regionale Dott.
Luciano D’Alfonso e l’Assessore alla Sanità Dott. Silvio Paolucci pongano in
essere tutte le iniziative, di concerto con le Organizzazioni Sindacali,
finalizzate a favorire la sottoscrizione di un accordo tra le Asl Abruzzesi,
del Molise e Puglia, sulla scorta di quello già posto in essere per le Case di
cura di Avezzano e Sulmona, per porre fine ai contenziosi giudiziari in corso e
procedere alla liquidazione delle fatture ancora dovute in favore della
Fondazione;
il Sindaco
affinché il Presidente della Giunta Regionale Dott. Luciano D’Alfonso, anche
nel suo ruolo di Commissario ad Acta, e l’Assessore alla Sanità Dott. Silvio
Paolucci, diano attuazione definitiva a quanto previsto nel Decreto n.133/2014
sulla riorganizzazione del Servizio Sanitario Abruzzese, per evitare l’insorgere di ulteriori
situazioni debitorie nei confronti dell’Istituto San Francesco generate dalla
rilevata divergenza tra setting assistenziale ancora riconosciuto nella
struttura, per cui sono previste specifiche prestazioni erogate in base alle
tariffe vigenti, e setting assistenziale riconosciuto dalla Asl in seguito alle
ispezioni delle UVM e alla riorganizzazione in corso di attuazione;
il Sindaco
affinché l’Assessore alla Sanità Dott. Silvio Paolucci ponga in essere i
provvedimenti che dispongano il prolungamento del periodo di vigenza del Fondo
Sociale istituito dall’Amministrazione Regionale governante, sino al 2015, per
una somma pari ad €.14.000,00, a cui poter attingere per quelle prestazioni che
prevedono una quota di compartecipazione alla spese pubblica, anche al fine di
favorire la ripresa economica del San Francesco attraverso queste politiche che
possono favorire la crescita della domanda da parte degli utenti.
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