sabato 29 novembre 2014

Quel simbolo fascista nel rosone di San Giuseppe

 IL "ROSONE" DELLA FACCIATA DELLA CATTEDRALE FU AGGIUNTO SOLO NEL 1928, IN PIENO REGIME FASCISTA. 
Un paio di anni fa è stata rilanciata, come nuova "scoperta",  una vecchia notizia sul rosone della concattedrale di San Giuseppe, che fu realizzato solo nel 1928, non nel Duecento come la chiesa.
La notizia è che in un raggio del rosone è scolpito il "fascio littorio".
Sulla "riscoperta" della "scoperta" incombono alcune doverose precisazioni.
Intanto sottolineiamo che della "Singolare soluzione architettonica"
de "il rosone della Chiesa di San Giuseppe, ci siamo occupati con un articolo pubblicato su "II Vastese"  a dicembre 2003 facendo
riferimento ad un capitolo inserito nel volume "Tradizione e Modernità
- L'architettura del ventennio fascista in Chieti e Provincia" (editrice Tinari Chieti, 2003 - Fondazione Carichieti). Ed a proposito del rosone a pagina 19 (nel capitolo dedicato a Vasto - Architettura sacra) viene evidenziato il lavoro di restauro "attribuito allo scultore Pasquale Gravinese di Bitonto", invece è scritto: "si limitò solamente
(foto da Vastoweb)
all'apposizione del rosone e alla sistemazione delle due colonnine pensili laterali. Il rosone apposto
è ripreso dai modelli abruzzesi risultando simile al rosone della facciata della chiesa di S. Agnese a l'Aquila, con l'aggiunta di un fascio littorio, scolpito in uno dei dodici capitelli (pag. 211)."
Ed ancora, nel Rapporto interno (1982) per i lavori di restauro sotto l'alta sorveglianza della Sopiintendenza BAAAS per l'Abruzzo dott. arch. A. Cameli - direttore dei lavori per la concattedrale S.Giuseppe, dott. Arch. F.P. D'Adamo, progetto M. Massone - operatrici Maria Gabriella D'Ippolito,  M. Massone, nella "bibliografia" è specificato, a proposito del rosone (la cui cornice è finemente lavorata a punta di diamante): "La raggiera ripresa da una chiesa aquilana, fu aggiunta nel 1928, nel restauro generale del tempio, eseguito a spese di Luigi, Filomena e Alfonso Genova di Salle". Tanto per la precisione.
Giuseppe Catania

Nessun commento: