di LINO SPADACCINI
Quartiere in festa all’Incoronata in occasione della festa
di San Martino Vescovo.
Dopo il triduo di preparazione, iniziato sabato scorso, questa
sera alle ore 19 verrà celebrata una S. Messa in onore di San Martino Vescovo di
Tours, che si venera nella chiesa dell’Incoronata, dove è presente una cappella
con la statua del Santo. Al termine della celebrazione, si svolgerà il concerto
del Complesso Bandistico “S. Martino”, ed a seguire, presso il salone
parrocchiale, degustazione del vino e olio nuovo, con tanta musica e canti
popolari.
A Vasto questa festa ha origini
antiche, infatti, già nel 1544, prima della costruzione del convento, esisteva
una chiesetta, nell’omonima contrada dedicata a S. Martino.
Ma in questa data, tradizioni e folklore si mescolano alla
festa religiosa.
Sin dai tempi della scuola ci hanno raccontato della vita di
Martino, nato in Pannonia, l’attuale Ungheria, che arruolato nella cavalleria
imperiale, mentre prestava servizio in Gallia, incontrò un povero viandante che
tremava per il freddo. Senza esitazione si tolse il mantello, lo tagliò con la
spada e gliene diede la metà.
Secondo
un famoso modo di dire, a San Martino ogni mosto diventa vino e per questo che
tradizionalmente in questi giorni si aprono le prime botti e si assaggia il
vino novello, magari accompagnato da buone castagne oppure da una fetta di pane
fresco bagnato con olio appena macinato.
Un altro famoso detto è l’estate di San Martino, legato
sempre alla storia del Santo, secondo la quale un giorno il clima rigido
miracolosamente si riscaldò. Capita spesso, che proprio in questo giorno, la
temperatura sia particolarmente mite.
Per il suo atto di
carità San Martino è patrono dei
medicanti, per il mantello
dei sarti; per la cinghia alla quale era appesa la
sua spada, dei conciatori di pelli
e dei lavoratori del cuoio. Per
aver trasformato l’acqua in vino è patrono degli osti, dei
fabbricanti di brocche,
dei bevitori e degli ubriachi. E, infine, è anche patrono
dei mariti traditi, probabilmente per la sua gelosia nei confronti della
sorella. Ogni anno a San Valentino in Abruzzo Citeriore, in provincia di
Pescara, si svolge la tradizionale Processione dei Cornuti. La festa prevede
cortei burleschi e assaggi di vino novello. Al calar del sole, una processione
di uomini sfila lungo le vie del paese tra schiamazzi, scherni, e allusioni
all’infedeltà coniugale. Il corteo si apre con l’ultimo uomo sposato dell’anno
precedente che consegna all’uomo che ha preso moglie più di recente un drappo
di stoffa raffigurante due grandi corna di bue.
Anche a Vasto, un tempo, c’era qualcosa di simile. “La festa d’oggi è più specialmente la festa
dei mariti”, si leggeva sulle colonne dell’Istonio del 1895, “contenti,
della milizia e dei vignaroli che in questi giorni travasano il vino nuovo e lo
assaggiano. La stirpe eroica de’ Menelao è quindi oggi in gran festa e si dà un
gran da fare pregustando le delizie della processione che stanotte, sotto lo
scintillio delle stelle, attraverserà le strade principali, preceduta dal
sontuoso stendardo della compagnia ed ordinata dal priore, notissimo per le
enormi ramificazioni, che con le punte minacciano il firmamento. Ci sarà
proprio da vedere e da divertirsi un mondo!”.
Lino Spadaccini
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