venerdì 7 novembre 2014

La rotatoria: sicurezza e fluidità, eppure …occhio!

di Rodrigo Cieri
La rotatoria: bella invenzione! Fluidità del traffico e sicurezza. Eppure c’è chi non sa come ci si comporta. Lo affermo perché, qualche giorno fa c’è mancato un pelo che non prendessi una botta, da sinistra ovviamente. L’ho scampata perché ho intuito le intenzioni dell’automobilista ed ho inchiodato l’auto nonostante che avessi la precedenza per aver per primo occupato l’anello. 
La regola comportamentale è molto semplice: ha diritto di precedenza chi per prima entra nell’anello. Facile, no? Dove sorge il problema? Se la rotatoria è stata costruita entro quattro strade di uguale larghezza e diciamo anche di uguale importanza, è facile per tutti vedere chi entra per primo e gli si dà la precedenza. Il
problema sorge per quelle rotatorie costruite con interruzione della strada principale e con immissione di due strade più strette e secondarie. In questo caso molti automobilisti provenienti dalla strada principale sono convinti che colui che si immette da sinistra o da destra, cioè dalla strada di minore importanza, debba dare la precedenza come se dovesse rispettare il vecchio stop. E che fanno? Tirano dritti convinti di avere la precedenza e, invece di rallentare, accelerano.

Non è stata sbagliata la rotatoria. Evidentemente manca lo spazio. Ma in quella rotatoria bisogna comportarsi allo stesso modo in cui ci si comporta in quelle larghe in cui la rotondità è molto evidente. Perciò, occhio! Vasto ne presenta qualcuna. Un po’ di prudenza e di rispetto per gli altri!

Rodrigo Cieri



6 novembre 2014

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