martedì 2 settembre 2014

Giuseppa Catania: "Centro Storico, un ammasso di case deserte", molti i problemi da risolvere

Il piano di recupero del centro storico redatto dall'urbanista Pierluigi Cervellati, è ancora in fase di approvazione.  Sembra addirittura che il noto professionista abbia ritirato la sua firma per le troppe varianti apportate al piano originario, nei vari passaggi in Consiglio Comunale.
Ma comunque da anni si va avanti inseguendo miti che cozzano con la realtà. Infatti l'urbanista ha impostato il suo piano sulla opportunità di far rivivere il contesto urbano con il "ritorno" degli abitanti attratti da "soluzioni" edilizie spesso assurde e prive di costrutto.
Il "centro storico" si è ridotto (ricordate il piano Spagnesi?) in un ammasso di case deserte, non
 perché prive di servizi, bensì perché i residenti le hanno abbandonate per tutta una serie di problemi, a partire dagli assordanti frastuoni degli esercenti che vi si sono insediati violando le legittime aspirazioni della gente al diritto del riposo notturno, oltre al turbamento della quiete pubblica e alla violazione dell'acustica e dell'ambiente.
E poi fanno ridere i nostri  amministratori per l'assunzione di 10 vigili urbani per svolgere il servizio notturno. Qualcuno li ha visti? Eppure dovrebbe essere compito loro segnalare a chi di dovere le latenti illegalità che ogni sera si susseguono anche al di fuori delle fatidiche "borchie" delimitanti l'occupazione del suolo pubblico.
E il problema delle installazione di telecamere? Ci si trastulla tra iniziative e smentite e intanto il problema è irrisolto, però l'amministrazione comunale spende 60 mila euro per il Vasto Film Festival che non suscita più interesse, in questo clima di crisi,  e la "passerella"(così ridotta) di personaggi del cinema
ormai è superata.
Al centro storico i residenti sono vittime di scippi e furti anche di giorno, nonostante le prediche delle istituzioni che discettano sulla "tranquillità" o meno della Città,mentre si susseguono gli episodi di violenza, incendi e assalti alle persone.
Per cui parlare  di centro storico dovrebbe essere - ma non lo è - problema preminente da risolvere dalle nostre istituzioni. Ma non con assurde iniziative.
GIUSEPPE CATANIA 

1 commento:

enzo ha detto...

Finalmente, qualcuno si sta svegliando dal torpore narcisista e dal “brodetto magico”. Sì, il Centro Storico è un guscio vuoto. Sono case per le ferie di chi è partito da Vasto per guadagnarsi la pagnotta, di chi non ha ceduto al clientelismo politico locale e ha cercato di misurarsi con un sistema meritocratico. Ci sarebbe da proporre il principio economico: ”La moneta cattiva caccia la buona”, certo parliamo della media del pollo. Certo fino a quando buttiamo i soldi per la manifestazione citata del Film Festival, che sarebbe meglio chiamare Festival dell’Antiquariato Cinematografico, spendere in pubblicazioni sulla storia di Vasto che nessuno leggerà e assumere dei vigili urbani che non riescono a impedire che i cani facciano i propri bisogni nelle aiuole di Piazza Rossetti, a due passi dai loro uffici. Per non parlare dell’odoroso C.S., che profuma di rose e di altre cose, che la notte diventa un orinatoio e una discarica di bottiglie vuote di birra.
I nostri amministratori sono andati fino a Perth, a spese nostre, ma da questi viaggi cosa hanno appreso? Quali sono stati i benefici per i cittadini che li hanno finanziati? Propongo un gioco che spiega tanti perché: confrontate la congruenza del curriculum scolastico e professionale degli amministratori e gli incarichi che gli sono stati affidati. In dipetrese la risposta è: “Che ci azzeccano”.
“Ma nisciuno se ne importa” e il guscio di espanderà perché sempre più giovani emigreranno.