Mons. Bruno forte ha concelebrato questa mattina nella
chiesa di S. Maria Maggiore, la S. Messa in onore di S. Michele Arcangelo,
Santo Patrono della nostra città e compatrono della diocesi di Chieti-Vasto.
In una chiesa davvero gremita, con la presenza di molti
sacerdoti, dei priori delle confraternite vastesi,
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delle autorità civili e
militari, la S. Messa ha avuto un sapore speciale, non solo per la presenza dei
giovani che hanno ricevuto il sacramento della Cresima, ma anche per i dieci
anni di episcopato di Padre Bruno. Era infatti il 29 settembre del 2004, quando
Mons. Forte faceva il suo ingresso nella nostra città, accolto da una folla
festante.
Don Domenico Spagnoli, nel suo messaggio iniziale, ha voluto
ricordare proprio questa significativa data, e ringraziare il nostro vescovo
per il suo esempio e la sua dedizione dimostrata in tutti questi anni.
Molto intensa l’omelia di Mons. Bruno Forte con una dotta
esegesi incentrata su S. Michele e sul suo nome. "Michele in realtà è una domanda", ha affermato Padre Bruno,
"il suo nome è un interrogativo che significa Chi è come Dio? In realtà è una domanda retorica, perché nessuno è come Dio, ma il significato profondo è quello di invitarci a scrutare il mistero di Dio".
Prima del termine della celebrazione eucaristica, il sindaco
di Vasto, Luciano Lapenna, a nome di tutta la cittadinanza, ha voluto
ringraziare Mons. Forte per l'opera pastorale svolta in questi dieci anni,
donando una splendida opera in ceramica, dal titolo "Vele",
dell'artista vastese Ada Di Lello.
Domani sera Mons. Bruno Forte sarà ancora a Vasto per
partecipare alla solenne processione che riporterà la statua del Santo nella
chiesa di S. Michele.
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