sabato 6 settembre 2014

Aperta la mostra su Luigi Martella: "Profondità di campo e prospettiva perfetta"

"La sua pittura è pervasa dall'architettura.  
Nei suoi paesaggi, che hanno sempre una profondità di campo ed una prospettiva perfetta, i fabbricati, per quanto semplici, sono sempre rappresentati architettonicamente perfetti e proporzionati", dice l'arch. Maurizio Smargiassi che ha coordinato i lavori di presentazione. 
ECCO COSA HA DETTO L'ARCH. SMARGIASSI NELLA SUA INTRODUZIONE AI LAVORI:
La mostra di pittura dedicata a Luigi Martella che si apre oggi, e che sarà possibile visitare fino alla fine
del mese, ha avuto già un primo momento a Navelli nello scorso mese di agosto, in quanto città natale della sua consorte.

L'architetto, il Professore, il Dirigente Scolastico, il Maestro, Luigi MARTELLA io l'ho sempre sentito nominare, fin da quando ero ragazzo, negli ambienti familiari, ma logicamente non ho mai avuto modo di conoscerlo anche perché, quando scomparve, avevo solo 13 anni, ma in casa mia si parlava spesso di lui così come si parlava di tanti altri nostri illustri concittadini artisti, da Gabriele Smargiassi, nostro avo, ai Palizzi, Canci, Lattanzio e tanti altri, e poi, alcune delle sue opere facevano bella mostra di sè sulle pareti della nostra sala. A casa mia si è sempre avuta grande attenzione per l'arte e soprattutto per la pittura. Mio padre, anche se svolgeva un'attività, come ben sapete, di tutt'altro genere, è sempre stato un appassionato di pittura e piccolo collezionista di quadri che ritraessero scorci o particolari della sua e nostra Vasto, ma soprattutto di opere realizzate da vastesi.

Quindi tra gli immancabili quadri di Filandro Lattanzio, Vincenzo Canci, di Lucia Perrozzi, di D’Aloisio da Vasto, non potevano mancare opere di Luigi Martella!

E ancora. Lello Martone, "Il Pirata degli Artisti" , il fondatore della "Petite Gallerie", il "covo di artisti" come la definiva, dove spesso anche Luigi Martella si ritrovava, dove si parlava e si faceva arte, ebbene, Lello Martone, era mio Zio! Zio di mia madre per l'esattezza....

Quindi io, con questi presupposti, non potevo non ereditare questa passione per la pittura che sicuramente ha condizionato anche la mia formazione di architetto.

Poi nella mia formazione e crescita professionale, immancabilmente ho ritrovato il Martella architetto che ho avuto modo di apprezzare per il suo stile razionale ed essenziale e la sua capacità di urbanista che ha lasciato segni indelebili sul nostro territorio. Pochi sanno che il primo piano regolatore di Vasto Marina fu redatto da Martella.

Ultimamente, proprio in questi stessi ambienti di Palazzo D'Avalos che oggi ospitano le opere di Luigi Martella, sono state esposte per oltre 2 mesi, in una mostra, organizzata dalla Soprintendenza Archivistica d'Abruzzo e dal mio Ordine professionale degli Architetti, copie di progetti di tanti professionisti abruzzesi vissuti tra la fine dell'800 ed il 900. Tra questi non poteva non esserci l'architetto Luigi Martella.

La sua pittura è pervasa dall'architettura. Nei suoi paesaggi, che hanno sempre una profondità di campo ed una prospettiva perfetta, ci sono spesso rappresentati fabbricati che, per quanto semplici, sono sempre architettonicamente perfetti e proporzionati. Tra i mie preferiti c'è una veduta di un trabocco che compare sullo sfondo di un paesaggio con alberi di ulivo in cui, il gioco di luci ed ombre, non ha nulla da invidiare a quadri di Cézanne, Gauguin o Sisley.

Solitamente si dice che i pittori ritraggano solo ciò che colpisce il loro animo e penso che Martella ne sia prova concreta, ma ritengo che ciò valga anche per il Martella architetto. Progettare solo ciò che risultasse utile, necessario, indispensabile per il territorio, per la città, per la sua gente, era una sua prerogativa.

MAURIZIO SMARGIASSI


Nessun commento: