COMUNICATO STAMPA
“CONTINUEREMO A
BATTERCI PERCHE’ NON ESISTANO CITTADINI DI SERIE A E DI SERIE B”
Ci ha provato fino alla fine,
strenuamente, il consigliere regionale di maggioranza del gruppo Abruzzo Civico, Mario Fiorentino Olivieri, a
difendere la risoluzione a sua firma e del Movimento 5 stelle, con
cui si
chiedeva, al consiglio regionale, la sospensione degli effetti del decreto
commissariale n. 61 del 27.08.2013 cioè il documento a firma dell’allora
Commissario ad Acta Giovanni Chiodi che prevede la soppressione dei presidi
medici tra quello di Celenza sul Trigno. Alla fine il documento non è passato
e la cosiddetta guardia medica, supporto
importante per tutti i cittadini soprattutto per quanti vivono in aree orografiche e per densità
abitativa svantaggiate, rischia di chiudere il prossimo 31 agosto. <La
nostra risoluzione – dichiara Olivieri- mirava soprattutto a non renderebbe
difficoltoso un intervento tempestivo di assistenza sanitaria per quelle
popolazioni che risiedono nelle aree popolazioni che risiedono nelle aree
individuate dal decreto. Per questo,
avevamo chiesto una nuova e attenta verifica delle condizioni per il
mantenimento dei presidi di continuità assistenziale>. Purtroppo, però, così
come ha dichiarato l’assessore Silvio Paolucci, sulla Regione incombe la spada
di Damocle del bilancio sanitario e i margini di manovra, visti il
commissariamento, sono così stretti da non potere agire nell’immediato.
L’impegno, però, da parte della Regione, è quello di riprendere in futuro la
questione in mano attraverso una rivalutazione dei presidi strategici. <Tuttavia, oggi - ribadisce il consigliere Olivieri che si è fatto portavoce del disagio della
popolazione tra cui quella di Celenza sul Trigno -, si impone una soluzione che
deve andare oltre il procrastinamento della chiusura della Guardia medica che,
stando così le cose, avverrà “naturalmente” entro la fine del mese. E’ oggi più che mai necessario che la Asl
crei una rete di assistenza di “emergenza-urgenza” che annoveri tra le fila
personale qualificato e un’ambulanza medicalizzata. Stiamo pensando ad una sorta
di pronto soccorso mobile che restituisca serenità a chi non chiede altro che
l’applicazione della Costituzione che sancisce con fermezza il diritto alla
salute. Non possono esistere cittadini di serie A e cittadini di serie B perché
mancano le risorse finanziarie. Non possono e non devono essere le poche
risorse economiche a fare la differenza in una nazione che noi vorremmo
definire civile>.
Il Consigliere
Regionale
Mario Fiorentino
Olivieri
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