In
occasione della festa di San Rocco, piazza Rossetti tornerà a rianimarsi con il
suono delle campanelle.
Come da vecchia tradizione
introdotta dall'avv. Roberto Bontempo, questa mattina, sin dalle prime luci
dell'alba, la piazza si animerà con le tante bancarelle che proporranno le campanelle
realizzate con
diverse forme e materiali, da quelli più tradizionali, con le
immagini delle principali vedute della città, a quelli più innovativi con un
occhio alle mode del momento, soprattutto per quanto riguarda i personaggi dei
cartoni e alle squadre calcistiche.
Il compianto Espedito Ferrara
ne "Il Nostro Calendario",
ricordava che nel giorno di San Rocco si svolgeva la fiera delle campanelle e dei tegamini: gli uni per i ragazzi e gli altri per le bambine, in
ricordo annuale del passaggio delle reliquie del Santo lungo l'Adriatico,
traslate a Venezia nel 1485.
Una statua di San Rocco si
venera all'interno della chiesa di S. Francesco di Paola (o Addolorata) che si
affaccia su piazza Rossetti.
San Rocco viene venerato come
protettore dal terribile flagello della peste. A tal proposito a Vasto si
ricordano alcuni detti: Tra Sande Rôcche e la pèste, quando ci si trova tra due pericoli o
tra due difficoltà certamente poco piacevoli; e Nu ccuàune è la pèste e nu
ccuàune è Ssande Rôcche, quando
la colpa va addossata non sempre tutta ad una sola persona o cosa.
Espedito
Ferrara ricorda anche che A Ssande Rôcche ammanghe nu tuôcche, quando
le giornate cominciano ad
accorciarsi.
Lino Spadaccini
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