IL TRACCIATO DELL'EX FERROVIA E' UN PARCHEGGIO AUTO
di GIUSEPPE CATANIA
II tracciato dell'ex ferrovia Adriatica,dalla foce del Sangro a Punta Penna di Vasto, lungo la costa teatina, dei trabocchi, che doveva essere destinata a pista ciclabile, tanto pomposamente strombazzata dagli organi regionali, e per cui si sono fatti tanti progetti campati in aria e impiegati fiumi di inchiostro
per gli interventi di taluni politici, si è risolto in un autentico "flop".
Come tanti ormai ne registriamo, quando taluni progetti vengono portati avanti senza un costrutto certo e affidabile,sotto il profilo della sostenibilità finanziaria.
Ebbene, la faraonica
"pista ciclabile" della costa teatina si è trasformata in un parcheggio per auto!
Un paradosso!
La scoperta, nell'assoluto silenzio di chi di dovere, è stata fatta (ma già da tempo il problema è realtà)
dal Presidente della Fiab Pescarabici, Giancarlo Odoardi, durante una "passeggiata" in bici,' con alcuni
amici.
Infatti, ha scoperto che lungo il tratto della dismessa ferrovia,in particolare nei pressi della Riserva Regionale di Punta Erce di Vasto, è stato invaso da parcheggi d'auto.
Da qui, infatti, gli automobilisti, parcheggiando la propria automobile,scendono in riva al mare,utilizzando "le bianche strade delle riserva, per raggiungere il mare".
Una autentica comodità che viene offerta gratuitamente ai turisti, bagnanti, ospiti che,in tal modo,non si
recano più a Vasto Marina, dove parcheggiare l'auto costa 50 centesimo l'ora, ma usufruiscono di un parcheggio del tutto gratuito.
Hai voglia di predicare l'incremento e la valorizzazione della stazione turistica di Vasto Marina!
E le autorità comunali si sbracciano, solo a parole, per sbandierare le peculiarità e le bellezze naturali-
di Marina di Vasto.
GIUSEPPE CATANIA
II tracciato dell'ex ferrovia Adriatica,dalla foce del Sangro a Punta Penna di Vasto, lungo la costa teatina, dei trabocchi, che doveva essere destinata a pista ciclabile, tanto pomposamente strombazzata dagli organi regionali, e per cui si sono fatti tanti progetti campati in aria e impiegati fiumi di inchiostro
per gli interventi di taluni politici, si è risolto in un autentico "flop".
Come tanti ormai ne registriamo, quando taluni progetti vengono portati avanti senza un costrutto certo e affidabile,sotto il profilo della sostenibilità finanziaria.
Ebbene, la faraonica
"pista ciclabile" della costa teatina si è trasformata in un parcheggio per auto!
Un paradosso!
La scoperta, nell'assoluto silenzio di chi di dovere, è stata fatta (ma già da tempo il problema è realtà)
dal Presidente della Fiab Pescarabici, Giancarlo Odoardi, durante una "passeggiata" in bici,' con alcuni
amici.
Infatti, ha scoperto che lungo il tratto della dismessa ferrovia,in particolare nei pressi della Riserva Regionale di Punta Erce di Vasto, è stato invaso da parcheggi d'auto.
Da qui, infatti, gli automobilisti, parcheggiando la propria automobile,scendono in riva al mare,utilizzando "le bianche strade delle riserva, per raggiungere il mare".
Una autentica comodità che viene offerta gratuitamente ai turisti, bagnanti, ospiti che,in tal modo,non si
recano più a Vasto Marina, dove parcheggiare l'auto costa 50 centesimo l'ora, ma usufruiscono di un parcheggio del tutto gratuito.
Hai voglia di predicare l'incremento e la valorizzazione della stazione turistica di Vasto Marina!
E le autorità comunali si sbracciano, solo a parole, per sbandierare le peculiarità e le bellezze naturali-
di Marina di Vasto.
GIUSEPPE CATANIA
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